Oggi 3 Maggio compie 31 anni Katinka Hosszu, la nuotatrice ungherese, specializzata nei misti.
Questa nuotatrice detiene record Mondiali ed Europei, è soprannominata The Iron Lady per le numerose gare e manifestazioni alle quali è solita partecipare.
Sempre agguerrita e affamata di nuovi record, pronta a superare i propri limiti.
Primatista mondiale in vasca corta e vasca lunga in tutte le distanze dei misti e dei 100 e 200 m dorso in vasca da 25 m.
Detiene, inoltre, otto record europei e trentadue primati nazionali tra vasca corta e vasca lunga.
Vita Privata di Katinka Hosszú
Katinka cominciò a nuotare in patria all’età di cinque anni grazie al nonno.
Gareggia per il Vasas Sport Club e debuttò in nazionale nel 2004 in occasione dei Giochi Olimpici di Atene.
È laureata in psicologia presso la “University of South California” negli Stati Uniti e nel 2013 si è sposata con Shane Tusup, il quale è stato anche il suo allenatore e manager.
A maggio 2018 è stata annunciata la loro separazione a causa sua, per aver tradito Shane con Daniel Dudas
Curiosità su Katinka Hosszú
Nel 2009, all’età di soli vent’anni, si laureò campionessa mondiale e primatista europea dei 400 m misti.
Quattro anni più tardi tornò al successo nell’edizione iridata di Barcellona, durante la quale vinse l’oro in entrambe le distanze della specialità.
Negli anni 2012, 2013 e 2014 gareggiò con successo nelle rispettive edizioni di Coppa del Mondo, delle quali divenne la vincitrice.
In particolare, nel 2013 si distinse per i sei record del mondo battuti, il grande numero di finali affrontate e il cospicuo montepremi finale raggiunto.
Anche l’anno successivo fece parlare di sé stabilendo, nella stessa manifestazione, altri cinque primati mondiali.
Grazie alle 122 medaglie d’oro complessive, infranse il record storico della manifestazione dei 105 ori vinti da Martina Moravcová.
Entrò nella storia della Coppa del Mondo quando ad Hong Kong vinse 10 titoli, diventando così la prima atleta in assoluto a conquistare un tale numero di medaglie d’oro in una sola tappa.
Divenne anche la prima atleta della storia in grado di realizzare guadagni per oltre un milione di dollari, tenendo in considerazione solamente i premi vinti in competizioni di livello mondiale o continentale, escludendo quindi i proventi derivanti dagli sponsor.
Nel 2013 e nel 2014 fu eletta “Nuotatrice europea dell’anno” sia dalla rivista Swimming World Magazine che dalla LEN.
Inoltre, nel 2014, 2015, 2016 e 2018 venne premiata come “FINA Athlete of the Year”, il massimo riconoscimento attribuito dalla FINA.
Nel 2016, alle Olimpiadi di Rio, si laurea campionessa olimpica dei 100 m dorso, 200 m misti e 400 m misti; in quest’ultima gara stabilisce anche il nuovo primato mondiale.
La Carriera di Katinka Hosszú
Nel 2004 debuttò nella nazionale ungherese di nuoto ai Giochi Olimpici di Atene, durante i quali gareggiò in un solo evento: i 200 m stile libero.
Con un tempo d’iscrizione di 2’02″30, si presentò a bordo vasca per le fasi eliminatorie il 16 agosto. Concluse con un tempo tale che non le permise il passaggio di turno.
Nell’inverno dello stesso anno gareggiò a Vienna agli europei in vasca corta.
Disputò tre finali, ma solo nei 400 misti riuscì a conquistare il podio vincendo la medaglia di bronzo.
Nel 2005, all’età di 16 anni, partecipò agli europei giovanili di Budapest.
Vinse la medaglia d’oro nei 200 sl e nei 400 m misti.
Arrivò seconda nei 400 sl e nelle staffette 4×200 e 4×100 sl.
Vinse anche una medaglia di bronzo negli 800 sl.
Lo stesso anno, durante i campionati europei in vasca corta di Trieste, nuotò i 400 – 800 stile libero e i 200 – 400 misti.
In nessuna delle gare disputate riuscì a salire sul podio.
Nel 2006 debuttò alla rassegna continentale di Budapest, senza però riuscire a salire sul podio in nessuna delle gare da lei disputate.
Ottenne gli stessi risultati anche in occasione della rassegna continentale in vasca corta di Helsinki.
Anche nel 2007 non ottenne piazzamenti importanti: sia ai campionati mondiali di Melbourne sia agli europei in vasca corta a Debrecen, non riuscì a salire sul podio.
Nel mese di marzo disputò gli europei di Eindhoven 2008, vincendo la medaglia d’argento nei 400 metri misti in 4’37″43 dietro ad Alessia Filippi, mentre si fermò alle batterie sia nei 100 che nei 400 stile libero.
Infine, nei 200 metri misti ottenne un sesto posto in 2’15″23.
Qualche mese più tardi alle Olimpiadi di Pechino gareggiò nei 200 e 400 metri misti.
La sera del 9 agosto disputò le eliminatorie dei 400 che chiuse al 12º posto in 4’37″55 davanti alla connazionale Zsuzsanna Jakabos e la spagnola Mireia Belmonte Garcia.
Tale risultato non le permise l’accesso alla finale. Due giorni più tardi tornò in vasca per la distanza più breve.
Anche in quella occasione non riuscì ad andare oltre le batterie.
2009 – 2012: Le medaglie mondiali di Katinka Hosszú
Nel 2009 vinse tre medaglie in occasione dei campionati mondiali di Roma e si impose per la prima volta a livello mondiale nella specialità dei misti.
Vinse l’oro nei 400 m misti in 4’30″31 davanti a Kirsty Coventry e Stephanie Rice.
Ottenne il bronzo sia nei 200 misti in 2’07″46, sia nei 200 delfino conclusi in 2’04″28.
In tutte e tre le gare disputate divenne anche la primatista continentale.
Durante la rassegna iridata romana partecipò anche alle tre staffette.
Nel 2010 gareggiò alla rassegna continentale nella città di Budapest.
Rispetto alle edizioni precedenti, ottenne maggiori soddisfazioni grazie ai 2 ori e all’argento conquistati, riuscendo ad andare a medaglia in tutte le gare individuali nelle quali era iscritta.
Vinse l’oro nei 200 delfino in 2’06″71 e nei 200 misti in 2’10″09.
Conquistò l’argento nei 400 misti dietro all’inglese Hannah Miley in 4’36″43.
Nel mese di dicembre, durante i mondiali in vasca corta di Dubai nuotò i 200 m misti e 200 m delfino.
In entrambe le gare entrò in finale, ma chiuse solo al quarto posto.
Ottenne minore successo ai mondiali di Shanghai quando tentò di difendere, senza riuscirvi, le medaglie ottenute due anni prima a Roma.
Nel maggio 2012 gareggiò agli europei di Debrecen durante i quali vinse l’oro sia nei 200 e nei 400 m misti, rispettivamente in 2’10″84 e 4’33″76, sia nei 200 m delfino.
Salì sul podio anche nella staffetta 4×200 m stile, nella quale vinse l’argento dietro la nazionale italiana.
Un paio di mesi più tardi prese parte all’Olimpiade di Londra disputando tre eventi individuali e una staffetta.
Il primo giorno di gare affrontò i 400 m misti nei quali, dopo essersi qualificata per la finale con il terzo tempo, terminò al quarto posto in 4’33″49 dietro a Ye Shiwen, Elizabeth Beisel e Li Xuanxu.
Il 30 luglio riuscì ad accedere alla finale dei 200 m misti.
Il giorno successivo disputò alla mattina le batterie dei 200 m delfino, mentre la sera entrò in acqua per la semifinale nella quale per soli 32 centesimi non riuscì ad ottenere l’accesso alla finale.
Pochi minuti dopo le fatiche del delfino, nuotò la finale dei 200 m misti nella quale arrivò all’ottavo posto complessivo.
Infine, il 1º agosto disputò con le compagne di squadra Ágnes Mutina, Evelyn Verrasztó e Zsuzsanna Jakabos la batteria della 4×200 m stile libero.
Ancora una volta un nono posto che non consentì l’accesso alla finale.
Nel mese di novembre, agli europei di Chartres, vinse la medaglia d’oro nei 200 delfino,100-200 misti ed ottiene anche un secondo posto nei 400 misti dietro ad Hannah Miley.
Durante la manifestazione prese parte anche alle finali dei 200,400 e 800 m sl.
In finale di stagione, ai mondiali di Istanbul in vasca corta, conquistò due ori, due argenti ed un bronzo.
2013 – 2014: L’affermazione mondiale
Nel biennio 2013-2014 Katinka Hosszú attirò su di sé l’attenzione per varie ragioni.
Primo per il ritorno sul gradino più alto del podio a livello mondiale, per il gran numero di manifestazioni alle quali partecipò.
Ma soprattutto per i record del mondo battuti in vasca corta durante le due edizioni di Coppa del mondo nei rispettivi anni (11 record totali).
Campionati mondiali di Barcellona 2013
I mondiali di nuoto di Barcellona 2013 la videro nuovamente protagonista nei misti a quattro anni di distanza dall’edizione romana.
Salì tre volte sul podio conquistando due ori ed un bronzo. Affrontò numerose gare in vari stili vincendo la doppietta iridata nei 200-400 misti e il bronzo nei 200 delfino.
Nelle prime due gare si dimostrò subito la più forte nuotatrice riuscendo a vincere anche le fasi eliminatorie e di semifinale.
Nei 200 misti andò a vincere l’oro in 2’07″92, a pochi decimi dal suo stesso record europeo.
Nella distanza doppia andò all’attacco del record mondiale di Ye Shiwen sin dalla prima vasca.
Dopo una frazione controllata nel delfino, forzò il passaggio nel dorso e nella rana.
Ai 300 m virò con 2″10 secondi di vantaggio rispetto al passaggio della cinese in occasione del record mondiale registrato a Londra nel 2012.
Nonostante l’enorme vantaggio accumulato durante la gara, negli ultimi 100 m non riuscì a mantenere il passo della cinese e sfumò così il tentativo di infrangere il primato mondiale.
Vinse l’oro in 4’30″41, davanti a Mireia Belmonte Garcia e Elizabeth Beisel, ad un solo decimo dal suo primato continentale.
Durante i campionati scese in acqua anche nei 100 dorso, dei quali disputò solo la batteria conclusa al secondo posto in 59″40.
L’impegno successivo furono i 200 m dorso, nei quali si dovette accontentare del sesto posto.
A pochi giorni di distanza prese parte alla sua seconda edizione della Coppa del Mondo e nelle prime due tappe di Berlino ed Eindhoven fece segnare 6 record del mondo nella specialità dei misti.
Diventò inoltre la vincitrice della manifestazione per il secondo anno consecutivo.
Nella stagione invernale, reduce dalle numerose gare disputate nella Coppa del Mondo, gareggiò ai consueti campionati europei in vasca corta a Herning.
Nonostante in stagione si fosse dimostrata la più forte e polivalente nuotatrice in vasca corta, riuscì a vincere un solo oro nei 200 m misti.
Conquistò un secondo posto nei 400 misti dietro a Mireia Belmonte Garcia e nei 100 misti beffata da Rūta Meilutytė.
Salì anche sul terzo gradino del podio nei 200 m dorso.
Campionati europei di Berlino 2014
Nel 2014, durante la rassegna continentale di Berlino vinse, in totale, 5 medaglie individuali e 1 in staffetta riuscendo a confermare la doppietta nei 200–400 m misti ottenuta anche due anni prima nella stessa manifestazione.
Guadagnò il terzo oro ex aequo con la danese Mie Nielsen nei 100 m dorso.
Fu medaglia d’argento nei 200 m sl che concluse in 1’56″69 alle spalle di Federica Pellegrini, mentre fu bronzo nei 200 m delfino in 2’07″28.
Salì sul terzo gradino del podio anche nella staffetta 4×200 m sl dietro le nazionali di Italia e Svezia.
Le medaglie conquistate derivano solo da una parte del programma di gare di Katinka, la quale nell’arco dei campionati gareggiò in 9 gare individuali più la staffetta, spaziando dai 50-100-200 m dorso al delfino, oltre che nei misti e nello stile libero.
Un mese più tardi si presentò in Coppa del Mondo.
Concluse la sua terza partecipazione con 5 nuovi primati mondiali e un nuovo record storico per quanto riguarda il numero di medaglie d’oro vinte nella manifestazione e in una singola tappa del circuito.
Inoltre, rimase imbattuta su 5 distanze in tutte le tappe del circuito.
A pochi giorni dalla conclusione della Coppa, partecipò ai campionati invernali ungheresi in vasca corta.
Katinka dichiarò che in tale manifestazione avrebbe gareggiato in tutte le distanze con l’intento di salire sul podio in ogni gara.
Al termine dei campionati riuscì ad andare a medaglia in 16 eventi individuali e 4 staffette, mancò il podio solo nei 1500 sl nei quali arrivò al quarto posto.
Campionati mondiali in vasca corta di Doha 2014
In finale di stagione partecipò ai campionati mondiali in vasca corta di Doha, alla vigilia dei quali venne premiata dalla FINA come “Nuotatrice dell’anno”.
Nella prima giornata di gare si distinse sin dalle batterie della mattina.
Nuotò i 100 dorso, 200 farfalla e 400 m misti, facendo segnare dei crono poco distanti dai primati mondiali.
Nonostante ciò, nella finale dei 200 farfalla e 400 m misti, conquistò solo due secondi posti.
Fu battuta entrambe le volte dalla spagnola Mireia Belmonte Garcia.
La catalana vinse due ori accompagnati dai rispettivi record del mondo, sfilando proprio a Katinka Hosszu il primato nei 400 m misti.
Nella seconda giornata di finali affrontò come prima gara i 100 m dorso, nei quali vinse l’oro in 55″03 stabilendo anche il nuovo primato mondiale.
A pochi minuti di distanza dalla finale dei 100 dorso e semifinale dei 100 misti, scese in acqua per la serie veloce degli 800 sl.
Complice la fatica accumulata nelle gare precedenti non riesce a salire sul podio.
Nella terza giornata di finali affrontò i 200 m dorso e i 100 m misti, avendo rinunciato già in mattinata ai 400 m sl.
Nella prima gara vince l’oro con primato mondiale in 1’59″23, sgretolando il precedente record di Missy Franklin.
Diventò la prima e sola donna ad abbattere il muro dei 2 minuti in questa specialità.
Una decina di minuti più tardi nuotò i 100 m misti, vinti anche questi con il nuovo primato mondiale in 56″70.
Il 6 dicembre, nel penultimo pomeriggio di gare, centrò la finale nei 50 m dorso e sul finire del programma vinse il quarto oro nei 200 m misti.
Anche in questa occasione conquistò il gradino più alto del podio migliorando il primato mondiale in 2’01″86.
Ad un solo giorno dalla fine dei campionati raggiunse così le quattro medaglie d’oro individuali accompagnate da altrettanti record del mondo.
Nell’ultima giornata dei campionati disputò la finale dei 50 m dorso, nella quale conquistò il bronzo in 25″96.
In finale di programma sfiorò il gradino più alto del podio nei 200 m stile libero nei quali vinse l’argento dietro Sarah Sjöström in 1’51″18 (a un solo centesimo dal precedente record del mondo di Federica Pellegrini).
Al termine della manifestazione venne nominata come atleta femminile dei campionati, grazie alle 4 medaglie d’oro, i 4 record del mondo, le 3 medaglie d’argento e 1 bronzo.
Campionati mondiali di Kazan’ 2015
Nella prima giornata dei campionati nuotò le batterie dei 200 m misti, nelle quali riuscì a stabilire il nuovo primato europeo della distanza in 2’07″30.
Il crono realizzato cancellò il precedente primato stabilito dalla stessa atleta magiara nell’edizione iridata di Roma 2009.
Nella serata dello stesso giorno disputò le semifinali, nelle quali migliorò ulteriormente il primato continentale in 2’06″84, realizzando la seconda migliore prestazione di sempre.
Il 3 agosto disputò le batterie dei 100 m dorso, facendo registrare il nuovo record nazionale e la migliore prestazione in 58″78.
Nel pomeriggio, però, decise di non gareggiare nella distanza del dorso per concentrarsi nella finale dei 200 m misti.
In quest’ultima gara nuotò tutte le frazioni al di sotto dei passaggi del record del mondo, andando a vincere la medaglia d’oro in 2’06″12.
Cancellò quindi il precedente record del mondo di Ariana Kukors che resisteva ormai dai Mondiali di Roma 2009.
Dopo i successi nei 200 m misti, gareggiò il giorno seguente nei 200 m stile libero.
Nuotò in batteria assieme alla statunitense Katie Ledecky chiudendo al secondo posto complessivo in 1’56″32.
In finale nono riuscì a migliorarsi, rimanendo così fuori dal podio.
Non fu in grado di qualificarsi nemmeno per la finale dei 200 m farfalla.
Ebbe maggiore successo nei 200 m dorso, nei quali riuscì a raggiungere un traguardo importante a livello nazionale.
Grazie al 2’06″18 ottenuto in semifinale riuscì a battere lo storico record ungherese di 2’06″62 di Krisztina Egerszegi che durava dal lontano 1991 e che fino al 2008 era stato anche il primato mondiale della distanza.
In finale non riuscì a ripetersi in termini di tempo, ma riuscì a conquistare il bronzo, salendo per la prima volta sul podio a livello internazionale in questa specialità.
I successi in coppa del mondo
Katinka partecipò a tre edizioni della Coppa del Mondo, rispettivamente negli anni 2012, 2013 e 2014.
Nella prima edizione si mise in luce per le numerose gare affrontate, mentre nelle edizioni successive anche per il gran numero di record del mondo battuti e medaglie d’oro vinte.
Durante la sua prima partecipazione gareggiò in tutte le tappe del circuito, vincendo 53 medaglie totali di cui 39 d’oro.
Si dedicò a varie specialità, nuotando sia nello stile libero, che nel dorso e nei misti.
A fine manifestazione concluse con il primo posto nella classifica a punti, diventando così la vincitrice femminile della Coppa.
L’anno seguente, il 2013, fu un’edizione ricca di soddisfazioni per Katinka Hosszu.
A pochi giorni dalla conclusione dei mondiali di Barcellona debuttò a Eindhoven.
In questa occasione segnò 3 nuovi record mondo nelle distanze dei misti, risultato che ripeté anche nella tappa successiva di Berlino.
Grazie ai 6 record del mondo battuti incrementò in modo notevole i propri punti, assicurandosi sin dalla prima tappa il vertice della classifica.
Al termine del circuito si riconfermò nuovamente la vincitrice della Coppa, con 55 medaglie conquistate.
Grazie anche ai bonus ricevuti per i primati mondiali battuti, raggiunse un montepremi finale di 365.0000 dollari.
Nell’edizione 2014 fu ancora la protagonista indiscussa per una serie di ragioni.
Stabilì altri 5 record del mondo, infranse il record di medaglie d’oro vinte in una sola tappa quando ad Hong Kong vinse 12 medaglie totali, di cui 10 d’oro.
Inoltre, grazie alle vittorie di Mosca divenne la seconda atleta nella storia ad infrangere il muro delle 100 medaglie.
Il 24-25 ottobre gareggiò nella capitale cinese per la quinta tappa del circuito.
In tale occasione superò il record storico di 103 ori di Martina Moravcová.
Infatti, grazie alle 7 vittorie ottenute a Pechino arrivò ad un totale di 110 medaglie d’oro nella competizione, incrementate poi a Tokyo e Singapore, concludendo la manifestazione con 122 ori totali.
Rimase imbattuta, in tutte le tappe del circuito, in 5 specialità: 200 sl, 100 – 200 dorso, 100 – 200 misti.
Infine, sommando le vincite delle tre edizioni di Coppa, Katinka Hosszu si avvicinò ad un montepremi complessivo di 1 milione di dollari.
Ottenne così un nuovo record, diventando la prima nuotatrice a vincere tale cifra tenendo in considerazione solo i compensi per i piazzamenti, escludendo i proventi derivanti da eventuali sponsor.
Tali primati risultano ancor più significativi se si considera che l’edizione 2014 contemplò solamente 7 tappe e non 8 come gli anni precedenti.
Quindi i risultati ottenuti in termini di punteggio, medaglie totali conquistate, ori vinti e montepremi finale furono incrementati in modo consistente nonostante nel circuito vi fosse una tappa in meno.