La Michelin continua ad essere bersaglio delle critiche nella MotoGP, e questa volta a colpire è la KTM. La casa di Mattinghofen ha dominato la scorsa stagione nella gara lusitana, con Miguel Oliveira vero e proprio profeta in patria. Quest’anno la situazione sembra capovolta, con le RC16 che sembrano l’opposto delle moto incredibili che abbiamo visto nel 2020. La casa austriaca sostiene che la colpa sia delle gomme, le cui mescole sono cambiate svantaggiando il costruttore. Secca la risposta del produttore francese, che ribadisce che le modifiche dell’allocazione sono concordate con tutti. La solita polemica strumentale? O abbiamo davvero un problema? Analizziamo la vicenda.
Perché KTM critica la Michelin?
Dopo le libere del GP del Portogallo, sia Oliveira che Brad Binder hanno lamentato problemi con la gomma anteriore. Lo scorso anno, la divisione delle mescole prevedeva uno pneumatico H, il più duro, che si adattava bene alle caratteristiche della RC16. Con quella mescola, Oliveira ha segnato la pole in prova e dominato la gara . La H anteriore non è più disponibile per quest’anno, cosa che secondo i tecnici e i piloti penalizza la KTM. Per i gusti della RC16, le coperture anteriori sono troppo morbide. “Non avere quella gomma per noi è un grosso handicap“, ha commentato Miguel. “non comprendiamo ancora il motivo per cui l’abbiano tolta dall’allocazione. Era una gomma che funzionava bene con una temperatura dell’asfalto di 30 gradi. Siamo su una pista che raggiunge facilmente i 30 gradi in questo periodo dell’anni. Quindi è un controsenso che l’abbiano tolta“.
GP Portogallo gara MotoGP: Oliveira profeta in patria
Non si è fatta attendere la risposta di Michelin. La casa francese è stufa delle critiche che le vengono mosse continuamente, e ribadisce che sono frutto delle opinioni degli addetti ai lavori, che sono spesso opinioni interessate. Oliveira si è sentito in dovere di replicare. “Loro sono un po’ in disaccordo“, ha commentato il portoghese, “ma resta il fatto che non abbiamo più quella gomma“. Oliveira, al termine delle prove libere, ha conquistato un posto in Q2, cosa non riuscita al compagno di team Brad Binder. Vediamo come se la cavano in qualifica e in gara, senza la loro gomma preferita.
Immagine in evidenza di Red Bull Content Pool, per gentile concessione