Dopo la KTM, anche la Ducati ha deciso di prolungare la sua permanenza in MotoGP fino al 2026. In data odierna, la casa di Borgo Panigale ha annunciato il rinnovo del contratto con la Dorna per i prossimi cinque anni. L’accordo, in scadenza alla fine del 2021, impegna il costruttore per le prossime stagioni, alla ricerca dell’agognato trionfo mondiale.
La KTM resta in MotoGP fino al 2026
“Le corse sono sempre state una parte davvero importante del marchio Ducati, e sarà così in futuro“, sono le parole ufficiali del CEO Ducati, Claudio Domenicali. “Infatti, non rappresenta solo un modo per alimentare la passione ed il tifo dei Ducatisti di tutto il mondo, ma anche un avanzati laboratorio di ricerca dove impiegare i materiali più sofisticati ed i metodi più innovativi di design“.
“In entrambi i casi, pur con declinazioni molto diverse, l’esperienza maturata in MotoGP è stata fondamentale. Voglio ringraziare Dorna Sports ed in particolare Carmelo Ezpeleta per il loro grande lavoro in tutti questi anni che ha fatto diventare la MotoGP una piattaforma mediatica davvero straordinaria“.
Entusiasta lo è anche Carmelo Ezpeleta, il quale vede un altro costruttore impegnarsi in MotoGP nel lungo periodo. “Dorna Sports è orgogliosa di poter continuare la sua partnership con Ducati e ringrazia l’azienda italiana per aver confermato la fiducia nel campionato“, ha detto il manager spagnolo. “Siamo onorati di aver potuto accompagnare Ducati fino ad oggi nel suo percorso ricco di successi e non vediamo l’ora di condividere insieme questo nuovo capitolo della sua storia“.
Ducati in MotoGP da qui al 2026, ma con quale obiettivo?
Della notizia ha anche parlato colui il quale ha le redini del reparto corse, ossia Gigi Dall’Igna. “Siamo molto soddisfatti di poter confermare la nostra partecipazione in MotoGP fino alla fine del 2026“, ha detto l’ingegnere. “Negli ultimi anni la Desmosedici GP ha dimostrato di essere una delle moto più competitive in griglia, e il titolo costruttori 2020 ne è un’ulteriore dimostrazione. Anche se quest’anno il regolamento non permetterà grandi sviluppi tecnici, affronteremo la stagione 2021 con la stessa passione e dedizione. L’obiettivo è lottare per il titolo MotoGP con i nostri piloti e preparare le basi per il nostro impegno futuro nel Campionato“.
Nel 2020 la Ducati ha vinto il mondiale costruttori, ma non basta. L’obiettivo vero è il titolo piloti, cosa che alla Rossa a due ruote manca dal lontano 2007. Per il 2021, l lineup di piloti si presenta molto rinnovata e “verde”. Jack Miller e Francesco Bagnaia sono i piloti ufficiali, prendendo il posto di Danilo Petrucci e di Andrea Dovizioso. Un addio doloroso quello del “Dovi”, il quale non ha nascosto il proprio rancore per una squadra che gli ha voltato le spalle.
Andrea Dovizioso, con Ducati è finita
Le due moto ufficiali non saranno le sole Desmosedici in pista. Il Pramac Racing schiererà due GP20 identiche alle factory, con una coppia di piloti anch’essa giovane. Johann Zarco si è guadagnato la fiducia di Ducati sul campo, mentre il potenziale di Jorge Martin è tutto da scoprire. Ci sarà anche l’Avintia Racing, in quella che potrebbe essere il suo ultimo anno in MotoGP. La scuderia di Raul Romero diventa per quest’anno una sorta di nazionale italiana, con Luca Marini ed il campione del mondo Moto2, Enea Bastianini. Entrambi disporranno delle GP19 versione evoluzione.