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La F1 verso il 2026: approvato il regolamento sulle power unit

La montagna ha partorito il topolino. In data di ieri, il Consiglio Mondiale della FIA ha approvato il regolamento della F1 per il 2026, in particolare il capitolo dedicato alle power unit. Ci è voluto un po’, ma alla fine, ce l’hanno fatta! Le nuove disposizioni tecniche proveranno a cercare una sintesi tra spettacolo e sostenibilità, sia ambientale che economica. Nello stesso Consiglio Mondiale la FIA ha approvato altre novità, alcune delle quali entreranno in vigore nel corso del 2022.


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F1: come sarà il regolamento definitivo del 2026?

L’architettura del motore termico resta invariata: un V6 turbo da 1.6 litri. Tuttavia, vari vincoli costringeranno i motoristi a progettare unità ex novo, essendo che le attuali power unit non sono riutilizzabili in nessun modo. Per quanto concerne la parte ibrida, essa aumenterà di potenza, costituendo il 50% della cavalleria a disposizione del pilota (attualmente siamo al 12%). Non ci saranno limiti nell’energia che potrà essere recuperata dalla MGU-K, l’unico sistema di recupero ammesso: l’MGU-H, collegato al turbo, andrà in soffitta. Il flussometro del motore limiterà il flusso di energia del V6, data la natura del carburante di nuova generazione, che probabilmente avrà densità energetiche differenti a seconda dei casi. I combustibili saranno un’altra novità dei motori del futuro: la “benza” sarà al 100% sintetica e sostenibile, senza neanche una goccia di petrolio. Per limitare i costi, molte componenti saranno comuni, anche se la FIA non ha ancora specificato quali saranno. Tra le voci che girano, turbocompressore e MGU-K dovrebbero essere tra i pezzi in monofornitura, ma potrebbero esserci anche altre parti. Per la prima volta, verrà introdotto un budget cap anche per i propulsori, fissato a 130 milioni di dollari. Chi lo sfora di meno del 5% verrà multato, mentre chi supera anche questa soglia perderà punti nel mondiale Costruttori, e sarà soggetto anche a sanzioni economiche.

Le altre novità

Il budget cap sui motori entrerà in vigore già nel 2023, con un tetto fissato a 95 milioni. Esso prevede delle eccezioni, come le spese per le forniture ai clienti, gli oneri finanziari e fiscali, e altro. Il 2023 sarà inoltre l’anno in cui la FIA dichiarerà guerra aperta al porpoising, con modifiche sostanziali sulla zona del fondo. La sezione rialzata di fianco al pattino (il cosiddetto “marciapiede”) sarà rialzato di 15 mm, mentre il gomito del diffusore posteriore aumenterà a 10 mm. A partire dal prossimo GP del Belgio, la FIA imporrà nuovi limiti per la rigidità dello skid block, in quanto sostiene che qualcuno aggiri la norma sull’usura della tavola sfruttando la flessibilità dei materiali. Nel 2024 cambieranno le regole per l’omologazione del roll bar, in risposta al gravissimo incidente di Guanyu Zhou a Silverstone. Il design “a lama” come quello dell’Alfa Romeo non sarà più consentito. Inoltre, cambieranno le misurazioni in sede di crash test, con carichi aumentati e nuovi collaudi che prevedano anche la spinta in avanti del componente.

Immagine in evidenza di Red Bull Content Pool, per gentile concessione