Dopo IndyCar, NASCAR e F1, anche la MotoGP entra nell’era delle bandiere…digitali. A partire dal GP del Portogallo di questo weekend, la Dorna ha annunciato l’introduzione dei pannelli luminosi per le segnalazioni a bordo pista, da affiancare alle bandiere tradizionali. La fornitura è ad opera di EM Motorsport, società britannica specializzata in soluzioni per la sicurezza dei circuiti (producono i semafori che vediamo spesso in pista). Il sistema comprende 22 pannelli programmabili e rimovibili, che si sposteranno da un GP all’altro assieme a moto e piloti. Dorna adotterà il sistema per tutto il resto del 2021.
MotoGP, quali sono i vantaggi delle bandiere digitali?
Come dimostrato da vari studi scientifici, le segnalazioni luminose sono più visibili rispetto alle bandiere da sventolare. I campionati USA adottano questo genere di segnalazioni già da più di un decennio, dato che sugli ovali le indicazioni tradizionali sono molto difficili da vedere. La F1 ha introdotto i display sui circuiti stradali già da tempo, con ottimi risultati. Adesso è il turno della MotoGP, che con un po’ di ritardo si allinea a quello che è diventato un must nelle competizioni moderne.
La MotoGP adotterà pannelli digitali di due formati, denominati T1 e T2. I segnalatori T1, più grandi, saranno ubicati nelle vie di fuga delle curve principali e dei rettilinei più lunghi, mentre i T2, più piccoli, saranno sistemati nelle altre parti della pista. La FIM stabilirà la loro ubicazione, mentre il loro utilizzo è appannaggio della Race Direction.
Nel 2021, la MotoGP adotterà le bandiere digitali in forma sperimentale, in modo da studiare le procedure migliori. Dal 2022 saranno obbligatorie su ogni tracciato dotato di omologazione internazionale. Questo sistema fa parte di uno sforzo congiunto tra FIM e FIA, le quali stanno cooperando per migliorare la sicurezza nelle corse.