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La situazione in Ucraina scombina anche il calcio

Ci si augurava che nulla di tutto questo potesse accadere, eppure è successo. Noi studiamo la storia, ma alla fine commettiamo sempre gli stessi errori. La guerra si prende tutto nella maniera più violenta possibile, anche il mondo dello sport. La situazione in Ucraina scombina i piani del calcio domestico, ma anche quello europeo. 

In che modo la situazione in Ucraina scombina il calcio?

Il campionato si fermerà inevitabilmente. La VBet Lih doveva riprendere questo fine settimana dopo la pausa invernale, ma vista la situazione le gare sono state rimandate.  Roberto De Zerbi, tecnico dello Shakhtar Donestk, è bloccato in un albergo di Kiev con il suo staff, in attesa del da farsi. Intanto diversi giocatori brasiliani dello Shakhtar e della Dinamo Kiev hanno mandato richieste d’aiuto al proprio paese per poter fuggire. L’invasione russa non risparmia nemmeno il più pacifico degli eventi. Riguardo alle competizioni europee, nessuna squadra ucraina è rimasta in corsa. Le conseguenze si estenderanno a macchia d’olio.

La UEFA opterà per il cambio sede della finale di Champions League

Il massimo organo del calcio europeo sta seriamente pensando di spostare la finale dell’attuale Champions League. L’atto conclusivo della manifestazione doveva essere disputato a San Pietroburgo, alla Gazprom Arena, casa dello Zenit. La Gazprom è inoltre il principale sponsor della competizione. Ora la palla passa a Ceferin: mantenere i legami con la Russia oppure prendere la decisone più corretta? Boris Johnoson si è schierato in prima linea per lo spostamento.
Intanto lo Schalke 04, club tedesco sponsorizzato da Gazprom, ha preso le distanze. Sulla maglia non apparirà più il nome del colosso russo. 

La situazione in Ucraina e le reazioni del mondo dello sport

Numerose le reazione del mondo dello sport riguardo all’invasione dell’Ucraina. Nella gara di Champions League tra Benfica e Ajax, l’attaccate ucraino Roman Yaremchuk ha segnato il gol del pareggio definitivo (2-2). Il giocatore del Benfica si è levato la divisa e ha mostrato una maglia con il simbolo dell’Ucraina. Ruslan Malinovski, trequartista dell’Atalanta, ha pubblicato una storia sul proprio profilo Instagram, mostrando tutta la preoccupazione per il suo Paese. Il tecnico Mircea Lucescu ha rilasciato una dichirazione dove si augura che venga trovata una soluzione. Non solo ucraini, ma anche russi: l’attaccante Smolov (Dinamo Mosca), ha pubblicato una foto tutta nera, ma con una frase ben precisa: “No alla guerra”. 

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