Manca ancora l’ufficialità ma sembra ormai certo che Laurel Hubbard possa partecipare alle prossime Olimpiadi di Tokyo nella sua specialità: il sollevamento pesi. Fin qui la notizia potrebbe porsi sullo stesso piano di tutte le altre qualificazioni ottenute dagli atleti di altre discipline. Se non fosse però che Laurel potrebbe segnare un punto nella storia delle Olimpiadi. Le sue vicende personali la farebbero diventare la prima atleta transgender a partecipare ai Giochi. La sua qualificazione diventerebbe certa a causa della diminuzione del numero di gare stabilito in precedenza per raggiungere l’accesso. La comunicazione certa, secondo alcune indicazioni dovrebbe arrivare i primi giorni del mese di luglio.
Una questione che si inserisce in tutte le discussioni che hanno interessato la partecipazione a diverse competizioni, e in diverse discipline, di atlete o atleti che abbiano intrapreso il percorso di transizione e si trovano a fare richiesta di gareggiare per categorie diverse da quelle nelle quali avevano avuto precedenti esperienze. Principalmente basata su livelli ormonali che potrebbero rimanere nei range stabiliti dalle federazioni internazionali al fine della partecipazione alle attività agonistiche.
I parametri richiesti di testosterone
Notizia relativamente recente, la richiesta della IAAF alle atlete transgender di abbassare il livello di testosterone. Si richiede ora che la concentrazione di testosterone per atlete transgender sia inferiore a 5 nanomoli per litro calcolati ininterrottamente per un periodo di almeno 12 mesi prima di essere dichiarata ammissibile. In pratica si dimezza il limite precedente che era stabilito in 10 nanomoli. Un adeguamento condiviso dal mondo sportivo.
Tornando a Laurel Hubbard, la possibilità che lei partecipi rappresentando il suo Paese, sta sollevando dubbi e perplessità. In particolare sul fatto che possa ipoteticamente trarre un beneficio di origine biologica nei confronti delle sue avversarie. Il suo percorso da atleta comprende un passato nel sollevamento pesi maschile prima di aver portato a termine la transizione che si fa risalire al 2013.
Al di là dei timori e delle dichiarazioni delle avversarie la federazione di sollevamento pesi sembra intenzionata a proseguire nell’intento di portare la plurimedagliata Laurel Hubbard ai prossimi Giochi Olimpici