Le voci si rioncorrevano da settimane, ma adesso è ufficiale. Luca Marini può finalmente dire di essere un pilota della MotoGP! Il fratello di Valentino Rossi, nonché suo pilota in Moto2, sarà parte del team Esponsorama Avintia Racing, struttura satellite della Ducati. Al fianco del “Maro” nella squadra di Raul Romero e diretta da Ruben Xaus ci sarà Enea Bastianini, suo rivale nella corsa al titolo mondiale di Moto2.
E così va al suo posto l’ultimo tassello del puzzle del mercato piloti della classe regina. In attesa di scoprire se l’Aprilia potrà ancora fare affidamento su Andrea Iannone, o dovrà ripiegare su un altro. Un approfondimento sulla vicenda lo trovate in questo articolo.
Come ha fatto Luca Marini ad approdare in MotoGP con Avintia?
L’accordo che porterà Luca Marini in MotoGP è di fatto una joint venture che Avintia Racing farà con la VR46 Rider Academy. La struttura fondata da Valentino Rossi per allevare i giovani talenti subisce una ristrutturazione radicale la prossima stagione, con cambiamenti importanti in vista.
In Moto3, il team VR46 chiuderà. Non ci sono piloti italiani pronti per sostituire Celestino Vietti Ramus, che passerà in Moto2, e bisogna anche dare un’occhiata ai costi. Con il budget racimolato dalla rinuncia alla Moto3, e con il supporto di due sponsor chiave come Sky e Monster Energy, la Academy ha potuto proporre un budget per fa accomodare il “Maro”.
Il partenariato tra Avintia e VR46 non riguarda solo la MotoGP. Infatti, il materiale dello Sky Racing Team Moto3 sarà girato all’Avintia Junior, la quale avrà come nella classe regina la collaborazione dell’Academy. Accanto al giovane spagnolo Carlos Tatay, riconfermato dopo l’esordio di quest’anno, approda Niccolò Antonelli, membro dell’Academy. Per “Nicco” si tratterà della nona stagione nella classe piccola.
Tornando alla MotoGP, Marini gode del supporto del team “di famiglia”, mentre Bastianini è sotto contratto direttamente con Ducati. Entrambi avranno a disposizione una Desmosedici del 2020, con il supporto diretto da parte della casa bolognese. Non a caso, alla presentazione della lineup erano presenti sia Gigi Dall’Igna, capo del reparto corse di Borgo Panigale, che Paolo Ciabatti, direttore sportivo del marchio.
Il destino di Rabat
Con l’ufficializzazione di Marini e Bastianini, rimane irrisolta la questione di Tito Rabat. Lo spagnolo, in teoria, aveva un contratto anche per il 2021, ma alla fine si è raggiunto un accordo per una risoluzione anticipata. Il pilota catalano è al momento a piedi.
Per Tito si apre l’opzione del mondiale Superbike. Ne ha parlato esplicitamente lo stesso Ruben Xaus, il quale ha detto che Rabat ha il potenziale per far bene nelle derivate di serie. Le prime voci parlano di una possibile sistemazione presso il Barni Racing, soluzione caldeggiata da Ducati. Il problema è che il team di Marco Barnabò non sa ancora se dispone del budget per correre l’anno prossimo. E comunque, la formazione sembra, al momento, più orientata verso Loris Baz, il quale rischia di trovarsi a piedi causa problemi economici del Ten Kate Racing.