Luis Alberto: il nuovo numero 10

Le origini, la caduta e la nuova vita del miglior centrocampista del nostro campionato: Luis Alberto

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Per la seconda volta in questa stagione, Luis Alberto è stato premiato dell’ AIC come miglior calciatore del mese. Lo spagnolo, aveva già ricevuto questo premio nel mese di novembre; questo dimostra come il fantasista stia vivendo la sua miglior stagione in Italia da quando nel 2016 firmò per i biancocelesti. Non c’è scalpore nel proclamare Luis Alberto come miglior centrocampista del nostro campionato; i numeri parlano chiaro:  i gol sono “solo” cinque, mentre gli assist realizzati sono ben 13 in stagione. Inoltre lo spagnolo, complice l’asseto tattico della Lazio, viene impiegato come mezz’ala sinistra nel centrocampo a cinque rispetto alle passate stagioni in cui agiva da vero numero 10.

Le origini del Mago

Luis Alberto, nasce il 22 settembre 1992 a San Josè del Valle, comune di 4.000 anime situato in Andalusia. La sua carriera da calciatore, inizia nelle giovanili del Siviglia; dopo circa due stagioni con il club andaluso, viene acquistato dal Barcellona. Nel Barça(B), insieme a Deulofeu, è autore di un’ottima stagione. Nel mercato estivo, passa al Liverpool per una cifra vicina agli 8 milioni di euro. L’esperienza inglese però, si rivela un incubo. Il fantasista, non riesce a trovare continuità e ad esprimersi. Il club inglese, lo gira in prestito prima al Siviglia, poi al Malaga ed infine al Deportivo. Il ragazzo che incantava tutti per la sua tecnica ed intelligenza sembra essere scomparso. Lo stesso Luis Alberto, rivelerà di aver affrontato la depressione che lo aveva completamente avvolto. Nell’estate 2016,( 31 agosto) la Lazio lo acquista per circa 5 milioni di euro. Dopo una prima stagione passata più in panchina che in campo, Inzaghi decide di costruire quella che sarà la sua Lazio affidandosi al talento spagnolo.

La presentazione di Luis Alberto (lazio) nel 2016

L’evoluzione

La stagione 2017/2018 per il “mago” è la stagione del riscatto: 11 gol e 12 assist in Serie A. E’ la grande sorpresa della Lazio ma sopratutto è un grande colpo di Tare che si ritrova in squadra un campione di livello assoluto. La stagione successiva (2018-2019) vede il ritorno delle ombre del passato per Luis Alberto. Lo spagnolo, rispetto alla stagione precedente sembra aver perso quella lucidità e quel guizzo che ha permesso alla Lazio di vincere tante partite. La curva lo contesta, l’allenatore non sembra più essere dalla sua parte; molti lo considerano come un One Season Wonder. I fantasmi del passato sembrano essere tornati. Simone Inzaghi comprende che lo spagnolo deve aver più spazio davanti a sè per poter organizzare il gioco. Sfruttando l’ottimo periodo di forma del “tucu” Correa, l’allenatore laziale impiega il “mago” come mezz’ala sinistra. In questo modo la Lazio ritrova il suo numero 10.

Per qualità e velocità di pensiero, Luis Alberto è un numero 10 nato. Lo spagnolo però ha compreso che l’ intero centrocampo laziale è sulle sue spalle e impiegato come trequartista sarebbe troppo lontano dal fulcro del gioco. Per questo, il “mago” accetta di giocare a 30 metri dalla porta anziché a 10 e rendendosi in questo modo il regista/trequartista della squadra.

Da notare come in fase di uscita, L. Alberto, chiami la palla per dare il via all’azione giocando da vero regista

In fase di attacco invece, spesso la Lazio tende a fraseggiare con i suoi due attaccanti. In quella fase di gioco, Luis Alberto tende ad avanzare per diventare l’uomo che collega i due reparti, partendo sempre dalla zona sinistra del campo. In questo modo, è pronto sia a recuperare il pallone in caso di perdita o ad inserirsi nello spazio creato dall’attaccante.

Caicedo dopo uno scambio con Immobile protegge palla. Luis Alberto in questo caso agisce da mezz’ala/trequartista poiché è pronto ad inserirsi sfruttando lo spazio

Potremo definire Luis Alberto come un numero 10 atipico. Nonostante le sue grandi doti tecniche, lo spagnolo si è reinventato per dare equilibrio alla squadra in fase di costruzione. La classe permette al fantasista di poter svariare durante il match e inoltre la sua grande visione di gioco permette di creare occasioni da gol anche con lanci lunghi a cercare inserimenti delle punte o di Milinkovic.

L’azione che ha portato il gol della Lazio contro la Juventus. In mancanza di spazi, Luis Alberto riesce a servire perfettamente Savic che realizzerà la rete del vantaggio.

Un mago del centrocampo che sta conducendo la Lazio verso un’impresa che comunque vada sarà memorabile per ogni amante del calcio. Non saremo certo sorpresi se il premio di miglior giocatore del mese dovesse tornare per una terza volta nelle mani di Luis Alberto.

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