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Marco Andretti: obiettivo Indianapolis 500. Poi il futuro

La Indianapolis 500 è la gara che Marco Andretti ha più nel cuore. Ha avuto occasioni di vincerla, ma non ci è mai riuscito. Ma quella del 2021 avrà un sapore diverso, perché in base al suo esito, il nipote di Mario Andretti potrebbe decidere il suo futuro. In questa stagione, Marco ha deciso di non correre l’intera stagione IndyCar. Il 34enne di Nazareth si sta guardando attorno: correrà la SRX Series, il bizzarro campionato di stock car inventato da Tony Stewart e Ray Evernham, due pezzi grossi della NASCAR. Ha anche provato la LMP3 del team di famiglia, per un possibile approdo nell’endurance. Molto dipenderà da come andrà questa 500 miglia, nella quale scatterà dalla 25esima posizione.


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Marco Andretti: un futuro deciso dalla Indianapolis 500?

Al termine delle qualifiche, Marco ha lanciato un’ipotesi che ha lasciato mezzo paddock di stucco. In caso di vittoria, potrebbe lasciare per sempre la IndyCar! “Ci ho pensato“, ha ammesso il figlio di Michael Andretti. “Credo che quando sei capace di farlo, ci sono un sacco di opportunità che potrebbero venire fuori e a quel punto dovrei solo fare il mio gioco. Se ti fanno un’offerta che non puoi rifiutare, accettala. Ecco perché non so dare una risposta definitiva. Staremo a vedere“.

Andretti è sempre stato uno dei piloti più efficaci a Indy: nel 2006, all’esordio, era sul punto di trionfare, salvo essere bruciato da Sam Hornish Jr al fotofinish. Lo scorso anno è partito dalla pole, ma problemi di assetto lo hanno “condannato” alla 13esima posizione. Quest’anno, Marco ha affrontato una qualifica piuttosto sofferta. La sua Dallara Honda non si è mostrata abbastanza veloce, piazzandosi in 25esima posizione. Ma c’è una spiegazione: “Abbiamo trovato un problema dopo la qualifica“, ha riportato Andretti. “Abbiamo cambiato tutta la meccanica, ma per tutta la settimana mi sembrava che ci fosse qualcosa di aerodinamico che dominasse la macchina. Non importava ciò che cambiavamo: era sempre che le nostre velocità erano basse. Poi, abbiamo scoperto che era il fondo. Lo abbiamo cambiato, abbiamo recuperato carico e perso drag, e siamo tornati in gioco. Ero deluso per come ci siamo qualificati, ma sono super fiducioso dopo domenica. Mi sento molto meglio adesso che non l’anno scorso, quando siamo partiti dalla pole. Se potessi scegliere, preferirei questo scenario“.


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