Il responsabile di Pirelli motorsport -Mario Isola ha illustrato a Formula Passion.com le plausibili strategie in gara nel Gp di Austria, commentando inoltre gli eventi del sabato. Ieri infatti si sono svolte le seconde libere e la gara di sprint race, dove la rivalità inaspettata è stata quella delle due Rosse che se le sono suonate a vicenda. La Red Bull di Verstappen ha invece approfittato per portarsi in vantaggio.
Sprint Race Gp Austria: tra i due litiganti Verstappen gode
La lotta tra Red Bull e Ferrari
L’evento principale del Gran Premio in Austria deve ancora disputarsi. Sarà infatti la corsa domenicale a decretare il vincitore, oltre che ad attribuire i punti per le classifiche di campionato. Il Gran Premio si appresta a regalare l’ennesima sfida tra Red Bull e Ferrari, nella quale Charles Leclerc si aspetta che la gestione gomma sarà un fattore ancor più rilevante rispetto alla giornata di sabato. Di tutto questo ha parlato Mario Isola facendo notare le difficoltà che i piloti potranno riscontrare.
Mario Isola: che cosa ha detto sulla gara di Sprint Race?
Sulla gara di sprint Race Isola ha dichiarato: “Le squadre hanno portato a casa delle informazioni importanti sulla media. Noi per la gara di domenica crediamo che la strategia dominante sarà la media-hard, però non ci sono state delle lunghe simulazioni tra le FP1 e le FP2. Invece, i 23 giri che hanno completato nella Sprint hanno dato modo di valutare meglio sia il degrado che l’usura della media. Credo che la media-hard sarà la più utilizzata da tutti, anche se qualcuno da dietro potrebbe partire con la dura per provare a fare qualcosa di diverso. Il divario prestazionale tra le mescole inoltre non è elevato e per questo apre questa finestra, però sulla carta le due soste son più lente”.
Mario Isola: l’uso perfetto dei pneumatici
Sulla strategia perfetta per l’uso delle gomme Mario ha detto: “Se si partisse con la dura per poi passare alla media, nel secondo stint ci si ritroverebbe esattamente nelle stesse condizioni di sabato. Iniziare con la hard però potrebbero farlo quelli che partono dietro. Anche sulla soft non abbiamo visto graining, nulla di particolare, motivo in più per cui la media resta la mescola più consistente. Nel caso di pioggia durante la nottata però la pista tornerebbe verde e si avvicinerebbe alle condizioni di venerdì mattina, di cui alcuni dati sono stati raccolti”.
Mario Isola: l’attenzione all’usura delle gomme
Tuttavia, anche nel caso in cui la pista non perdesse la gommatura finora accumulata, secondo il responsabile della Pirelli la gomma soft resterebbe un’opzione improbabile: “L’unico spazio che c’è per la soft su una gara di 71 giri è che qualcuno provi a fare un primo stint sulla hard, sperando magari in una Safety Car o qualcosa per cui si possa beneficiare di una maggiore flessibilità nella finestra di cambio e se fai il pit-stop dopo il cinquantesimo giro, allora puoi provare a passare sulla soft e arrivare fino in fondo. In caso contrario, la soft penso che sarà meno usata”.
Che cosa ha detto Mario sulle monoposto?
Mario Isola ha inoltre spiegato come con la nuova generazione di monoposto siano completamente cambiate le strategie di gestione gomma e il bilanciamento ottimale iniziale da imprimere alle vetture al Red Bull Ring: “Questa è una pista che richiede molta trazione e frenata. In passato però a Spielberg in generale tutti i team e tutti i piloti lavoravano sul retrotreno per contenere il degrado al posteriore e mantenere una buona trazione, perché sin da subito il degrado emergeva al posteriore. Quest’anno le vetture sono tendenzialmente sottosterzanti, soprattutto alle basse velocità, e il posteriore che abbiamo disegnato è più forte dell’anteriore, tanto è vero che per l’anno prossimo stiamo lavorando di più sull’avantreno per bilanciare meglio le caratteristiche di queste vetture. I commenti arrivati venerdì infatti sono che nell’evoluzione del bilanciamento in gara qui in Austria, la macchina parte con tanto sottosterzo”.
Mario Isola: i cambiamenti in F1
Ha poi continuato chiarendo: “Inizialmente si spinge molto sull’anteriore e ci si porta dietro il sottosterzo per un po’ di giri, poi si bilancia perché comincia a calare il posteriore e a quel punto diventa gestione del retrotreno. Per arrivare però alla gestione del posteriore ci vuole una fase molto più lunga, mentre l’anno scorso subito appena partiti la prima cosa da fare era gestire il retrotreno”.
Mario Isola: cosa ha detto di Verstappen?
Tornando al tema della Sprint Race, la gara del sabato ha visto un’eccezionale prima frazione di gara di Max Verstappen, con circa otto decimi guadagnati su Leclerc nel solo primo giro lanciato: “Che sia la gara sprint o quella lunga, i team decidono sempre un livello di gestione del passo su tutta la macchina, gomme incluse. Probabilmente Verstappen voleva togliersi dalla zona DRS, per cui ha spinto all’inizio e una volta fatto questo ha potuto gestire, tant’è che alla fine Leclerc ha recuperato. È stata però una gestione dei 23 giri in gara, cosa che accadrà anche domenica su una distanza più lunga”.
Il duello tra i due team principali
Durante la corsa sprint si è anche assistito a un duello interno in casa Ferrari, commentato da Leclerc in conferenza stampa come una lotta deleteria per la gestione gomme: “Nel caso di Leclerc e Sainz stavano lottando e la frenata con un mezzo bloccaggio o la traiettoria che ti porta sullo sporco non aiutano le gomme. Quando superi vai a raccogliere pick-up oppure stressi in maniera eccessiva un asse piuttosto che l’altro, non aiuti la gomma. Le vetture 2022 sono molto meglio rispetto al passato, perché anche se segui non perdi carico, ma qui non è stata una questione di seguire, in quanto si sono superati un po’ di volte, quindi ci sono state una serie di manovre che hanno stressato un po’ di più gli pneumatici rispetto a una condizione di aria libera”, ha concluso infine Mario Isola.
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