Nikita Mazepin è rimasto sorpreso dalla F1 perché la forza e la lucidità va di pari passo allo sforzo di gareggiare in un campionato difficile e combattuto. In questa stagione si stanno vedendo inoltre molti cambiamenti nei piani alti della classifica come la grande voglia di Lando Norris di puntare al vertice. Questo ha spronato anche il collega Ricciardo a fare lo stesso nella McLaren. Mazepin ha fatto molto male arrivando 17 al Gp di Emilia Romagna. Ascoltiamo le parole di Mazepin-F1.
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Mazepin-F1: un pilota in difficoltà?
Il russo ha subito un battesimo di fuoco dopo essere 17 nella griglia del Gran Premio dopo che in una serie di giri, cadute e critiche da parte dei rivali lo hanno messo sotto i riflettori. Ma dopo aver sbagliato al Gran Premio dell’Emilia Romagna dello scorso fine settimana Mazepin vuole costruire i progressi necessari soprattutto considerando quanto sia difficile il passaggio alla F1 per i debuttanti. Riflettendo su come lui e il compagno di squadra Mick Schumacher hanno imparato ad apprendere diversamente tra la F2 e F1 Mazepin ha detto: “Siamo ovviamente entrambi nella stessa posizione. Finora, la F1 è stata sorprendentemente intensa per me.
Mazepin-F1: che cosa ha detto il pilota?
Mapezin ha detto: “Sapevo che è ovviamente intenso, ma le due sessioni di qualifica che ho avuto sono state piuttosto frenetiche. E il tempo è più breve, e ci sono un sacco di cose che stanno accadendo. Quindi, sì, è una grande prova di apprendimento”. Anche sé Mazepin è stato coinvolto in un incidente al primo giro con Nicholas Latifi a Imola dopo che il pilota della Williams lo ha disturbato la sua Haas non ha subito danni e ha cercato di arrivare al traguardo. Mazepin ha ritenuto che arrivare comunque alla bandiera a scacchi sia stato un enorme impulso visto che ha perso un prezioso chilometraggio nell’apertura della stagione di F1 dopo essere andato in testacoda nel primo giro.
Mazepin: si deve imparare continuamente
“È molto importante continuare ad imparare. Attualmente è una curva verso l’alto. Ma c’è un sacco di lavoro da fare. È una serie completamente diversa da quella che sono abituato a guidare e sì è impegnativa”. Ha anche calcolato che stava cercando di bilanciare meglio quanto era disposto a spingere le cose per migliorare i tempi sul giro, poiché sentiva che i rischi nello spingere per guadagni marginali erano troppi in questa fase della sua carriera. “Sono abbastanza sicuro che trascorrerò almeno qualche anno in questo paddock, quindi non mi metto ancora nel panico”, ha detto. “C’è molto di più da perdere oltre a spingere e trovare i muri, piuttosto che da trovare trovando qualche decimo. È un accumulo graduale, su cui devo concentrarmi: e io sono concentrato su questo”.
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