Milano in testa. Al vertice del campionato vincono solo Inter e Milan. I nerazzurri superano al Picco lo Spezia dell’ex Thiago Motta (1-3) e i rossoneri piegano a San Siro il Genoa di Blessin per 2-0. Il Napoli, invece, perde ancora colpi in casa e si fa riprendere da un’ottima Roma (1-1), mentre la Juve s’impantana allo Stadium con il Bologna (1-1). La prossima settimana sfida incrociata Milano-Roma: i rossoneri andranno a far visita all’Olimpico alla squadra di Sarri, mentre i nerazzurri ospiteranno i giallorossi dell’ex amatissimo Mourinho.
Milano in testa: nessuno tiene il passo di Milan e Inter
Milano in testa al Campionato. Il Napoli non riesce a tenere il passo delle milanesi, così Milan ed Inter scappano in fuga, per un prevedibile testa a testa per la conquista del tricolore. In due partite la squadra di Spalletti perde cinque punti rispetto la squadra di Simone Inzaghi e tre su quella di Pioli. Ora il Milan si ritrova due lunghezze di vantaggio sui nerazzurri. Ma l’Inter il prossimo mercoledì, 27 aprile, dovrà recuperare al Dall’Ara la sua partita contro il Bologna e potrà scavalcarlo in classifica. Per questo sprint finale l’Inter sembra avere una tenuta migliore di tutti gli altri. Ieri, si è visto, nel match di Coppa Italia, i nerazzurri hanno rosolato i cugini: un 3-0 che non ammette discussioni e che sa tanto di una possibile futura manovra di sorpasso che l’Inter potrà compiere nei confronti del Milan.
Inter favorita per la corsa al titolo
L’Inter sembra essere più solida rispetto al Milan. Rispetto alla squadra di Pioli, i nerazzurri sembrano avere una qualità maggiore sia tra i titolari che tra i cambi. Se è vero che a centrocampo l’Inter non ha molte alternative per il trio Barella-Brozovic-Calhanoglu, in attacco e sulle fasce la squadra offre efficaci garanzie. Correa, Darmian, Gosens, sono più che valide alternative ai Dzeko, Dumfries, Perisic. Per l’Inter che le coppie d’attacco siano Dzeko-Lautaro o Dzeko-Correa (come è successo a La Spezia) o Lautaro-Correa cambia ben poco, così come le coppie degli esterni se sono Darmian-Peresic o Darmian-Gosens o Dumfries-Peresic o Dumfries-Gosens. A centrocampo la prima riserva è Vidal, mentre in difesa sembra essere D’Ambrosio, che a La Spezia ha sostituito De Vrij nel trio difensivo, ma non nel ruolo (Skriniar era scalato al centro). In pratica possiamo dire che l’Inter ha 14 titolari, più due cambi affidabili come l’ex granata D’Ambrosio e l’ex bianconero Vidal. Il Milan invece è ancora alla ricerca di titolari inamovibili, perché sul versante d’attacco non sempre Messias o Saelemakers o Brahim Diaz, sono da considerarsi tali.
Milano in testa: Napoli troppo fragile
Il Napoli non sembra avere tutte le carte in regola per disputare il campionato da protagonista. Se è vero che tutto potrebbe ancora succedere, è anche vero che tutti gli indizi fanno pensare che questa squadra di Spalletti è troppo fragile. Sopratutto sembra una squadra fragile dal punto di vista mentale. In due turni consecutivi di campionato il Napoli non ha ancora una volta sfruttato il fattore campo e di queste due partite contro Fiorentina e Roma ha ottenuto un solo punto. Inoltre, in entrambe le partite, i partenopei hanno subito il gioco delle squadre di Italiano e Mourinho, facendo pensare che fossero loro le due squadre a giocare tra le mure amiche. Ora per la squadra di Spalletti il calendario pare piuttosto agevole. Ma i quattro punti di distacco dal Milan e i possibili tre o cinque dall’Inter, paiono un margine troppo grande per questo Napoli.
L’Atalanta precipita fuori dalla zona Europa
Dopo tre qualificazioni in Champions League e due in Europa League, l’Atalanta, potrebbe trovarsi fuori dall’Europa. Oggi la Dea si trova all’ottavo posto e questa posizione non darebbe diritto ad alcuna partecipazione per una competizione europea. La squadra di Gasperini non sta attraversando un buon momento: in campionato ha perso tre volte di fila (Napoli, Sassuolo, Verona) e giovedì scorso è uscita dall’Europa League per mano dei tedeschi del Lipsia. Lunedì, contro il Verona, forse, l’Atalanta è entrata in campo troppo abbattuta per l’eliminazione subita in coppa. Il rammarico per non avere ottenuto la qualificazione è stato davvero grande. Specie dopo avere visto che pure il Barcellona era uscito fuori dalla competizione e quindi vi erano molte possibilità di mettere quel prestigioso trofeo in bacheca. Inoltre era la chiave per entrare di diritto nella prossima Champions League, competizione che l’Atalanta pareva essere abbonata. Alla fine del campionato mancano cinque giornate, ora la Dea è in ritardo di cinque punti su Lazio e Fiorentina, ma gli orobici rispetto loro devono ancora recuperare la partita contro il Torino. La conquista dell’Europa non appare facile, ma resta difficile pensare ad un’Atalanta fuori dall’Europa, per quello che è, per quello che è stata…