In una intervista rilasciata al Corriere dello Sport, l’ex centrocampista del Milan, Riccardo Montolivo, spiega i motivi che lo hanno spinto a ritirarsi dal calcio giocato:”Non doveva finire così. Alla fine ho ricevuto anche i complimenti dell’allenatore, e sai che cosa ha aggiunto? Che lui(Gattuso) al mio posto avrebbe fatto il pazzo. Ho giocato l” ultima partita a maggio 2018, all’Atleti Azzurri d’Italia, lo stesso stadio in cui avevo esordito sedici anni prima. Due. Sette. Due. Due stagioni nell’Atalanta, sette nella Fiorentina e sette nel Milan, anche se l’ultimo anno e mezzo è stato un calvario. Messo ai margini, risposte mai date, verità aggirate o negate, trascuratezze. Rancore? No, non porto rancore. Chi ha sbagliato nei mio confronti, chi mi ha mancato di rispetto, e ripetutamente, farà forse i conti con la sua coscienza.
Poi la nuova proprietà:
“Leonardo mi rassicuro’. Da quel momento smisi di essere considerato. Mi allenavo da solo o con Halilovic. Contro la Juve, in finale di Coppa Italia, l’allenatore mi fece entrare all’ottantesimo”
Sulla fascia di capitano:
“Non fui io a consegnare la fascia a Bonucci. Mi dissero che Yongon Li aveva deciso che la fascia di capitano sarebbe passata a uno dei nuovi. Quando me lo comunicarono spiegai che lo ritenevo ingiusto perché nello spogliatoio ci sono delle gerarchie che dovrebbero essere rispettate. Feci di nomi di Bonaventura e Romagnoli. Niente, Bonucci.”