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MotoGP, GP Assen: Yamaha attacca la direzione gara

Cominciamo con i fatti: Fabio Quartararo dovrà scontare un Long Lap Penalty a Silverstone. Motivo? Il suo contatto con Aleix Espargaro al GP di Assen. La cosa non è andata giù al francese e neppure alla Yamaha, la quale ha attaccato la direzione gara con un comunicato stampa che potremmo definire al vetriolo. È l’ennesima polemica sullo steward panel diretto dall’ex campione del mondo Freddie Spencer.


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Cosa dicono Yamaha e Quartararo sulla direzione gara?

Il primo a commentare la penalità è stato il diretto interessato. In una story su Instagram Quartararo ha parlato del long lap in maniera alquanto sarcastica: “Ora non puoi provare un sorpasso perché pensano che tu sia troppo ambizioso“, ha scritto un Quartararo con un…Diablo per capello. “Dall’inizio dell’anno alcuni piloti fanno ‘episodi di gara’ ma sembra che il mio fosse troppo pericoloso. Congratulazioni ai commissari per lo splendido lavoro che fanno (qui Fabio aggiunge un emoticon con la bocca cucita, ndr). La prossima volta non proverò alcun sorpasso pensando di non prendere penalità. Buone vacanze e ci vediamo a Silverstone“. Ma la reazione più dura è arrivata dalla Yamaha, la quale ha pubblicato un comunicato stampa formulando accuse precise. In primis, nella release Lin Jarvis ha sostenuto che l’episodio tra Quartararo ed Espargaro fosse un incidente di gara, sottolineando la correttezza del pilota e l’inconsistenza delle decisioni degli steward, in quanto episodi simili in passato sono stati lasciati correre. “Fabio Quartararo, Monster Yamaha Team e Yamaha hanno sempre sostenuto la correttezza e la sportività in MotoGP“, ha detto Jarvis all’inizio del comunicato. “Siamo delusi dell’iniquità con cui lo Steward Panel applica le penalità“.

Un boccone amaro da mandare giù

A questo punto, molti appassionati si domandano perché Yamaha non ha fatto reclamo contro questa decisione per loro folle. Il motivo lo spiega lo stesso Jarvis nel comunicato Yamaha: “Volevamo appellarci domenica ad Assen, ma per questo tipo di decisioni non sono previste discussioni o appelli. Allora volevamo sollevare la questione, per principio, di fronte al TAS, ma allo stesso modo tale provvedimento non è contestabile. Per queste ragioni le decisioni dovrebbero essere corrette, bilanciate e consistenti ed eseguite in tempi giusti e ragionevoli“. Meno male che ora si va in vacanza: quello che ci vuole per sbollire la rabbia di Assen.