La MotoGP ritorna in Malesia dopo tre anni, e come ogni venerdì, è tempo di prove libere. Questo weekend, il penultimo dell’anno, potrebbe chiudere il campionato 2022, oppure tenerlo aperto fino a Valencia. A Pecco Bagnaia, nuovo leader del mondiale, servono undici punti per festeggiare il titolo, ma occhio agli imprevisti. Vale dunque la pena di dare un’occhio alle due sessioni odierne, indispensabili per fare il setting in ottica domenicale.
MotoGP, GP Malesia: gli orari della TV del penultimo round
MotoGP, GP Malesia: cosa succede nelle prove libere?
Splende il sole nelle FP1, e non fa nemmeno quel caldo atroce a cui la Malesia ci ha abituato. Sia Bagnaia che Quartararo rinunciano al time attack per concentrarsi sui long run, girando con gomme usate alla fine. Il francese è solo settimo, il piemontese addirittura 11esimo. Brad Binder monta la gomma media nuova al posteriore e vola nell’attacco al tempo, facendo pensare ad una KTM che potrebbe dire la sua in gara. Seguono: Alex Rins, Marc Marquez (ancora alle prese con le prove comparative di aerodinamica), Enea Bastianini, Joan Mir, Jorge Martin, il già citato Quartararo, Fabio Di Giannantonio, Luca Marini e Marco Bezzecchi, ultimo della top ten. Aleix Espargaro percorre solo cinque giri, ed è 20esimo in classifica. Al catalano succede di tutto, da una scivolata nei secondi iniziali ad un guasto che lo obbliga ad un rientro imprevisto. Maverick Vinales è appena davanti a lui in 19esima posizione, a conferma delle estreme difficoltà dell’Aprilia in questo finale di stagione.
La seconda sessione di prove libere
Il meteo malese si fa riconoscere tra le FP2 della Moto2 e la FP2 della MotoGP, scaricando tonnellate d’acqua. Un temporale intenso ma breve, che costa però l’apertura dei lavori in ritardo. I primi giri sono con gomme rain, con i piloti divisi tra chi sceglie la mescola media (come ad esempio Rins) e la morbida. Nessuno può migliorare i tempi della mattinata, nemmeno nel finale, quando la pista è abbastanza asciutta da tentare le slick. Quartararo, ancora concentrato sul passo gara, è nono, mentre Bagnaia approfitta di condizioni più favorevoli e termina secondo. Il francese in particolare si concentra sul ritmo sul bagnato, per non ripetere il disastro della Thailandia. Alla fine della sessione, Cal Crutchlow s’issa davanti a tutti, grazie proprio all’utilizzo delle slick. Seguono: Bagnaia, Alex Marquez, Jack Miller, Johann Zarco, Vinales, Franco Morbidelli, Mir, Quartararo e l’ultimo della top ten Marini. Non cambia nulla nella classifica combinata, in quanto i tempi delle FP2 sono troppo lontani dalle FP1. Questo è un guaio per Bagnaia, perché in caso di FP3 bagnate potrebbe dover passare dalla Q1. Zarco se la vede brutta in pista, dopo che Pol Espargaro gli taglia la strada in curva 2 dopo essere uscito di pista. La direzione gara giudica la manovra di “Polyccio” irresponsabile, e lo “condanna” a perdere tre posizioni sulla griglia di partenza.