Chi conosce la MotoGP sa che è più probabile essere colpiti da un fulmine che sentire la Honda ammettere che ha dei problemi. Detto questo, fa specie sentire il vertice HRC parlare di una moto che non è all’altezza delle rivali. Ma non è più possibile far finta di niente, dopo la desolante situazione in cui si trova il team ufficiale: nel mondiale piloti, Marc Marquez è solo 14esimo, appena davanti al compagno di team Pol Espargaro. Dei problemi dell’Ala Dorata ha parlato il boss giapponese Takeo Yokoyama, alla vigilia del GP di Gran Bretagna.
Quali sono i problemi della Honda MotoGP?
“È chiaro che abbiamo dei problemi. Siamo dietro gli altri, penso che sia più che ovvio“, ha esordito così Yokoyama-san. Il direttore dell’HRC non si nasconde dietro un dito, né fa giri di parole. La RC213V ha dei problemi, ed i risultati lo mostrano. Si ma quali sono questi problemi? “Continuo a pensare che il nostro problema più grande sia ottenere il massimo dalla gomma posteriore che la Michelin ha introdotto l’anno scorso“, ha spiegato Yokoyama. “Stiamo migliorando, ma allo stesso tempo non siamo molto avanti rispetto agli altri. Puoi anche vedere dall’esterno che stiamo provando cose e idee nuove. Gran parte di esso è pensato per ottenere il massimo o per lo meno di più dalle potenzialità della gomma posteriore“. Secondo il direttore, dunque, la Honda non digerisce molto la nuova gomma posteriore Michelin. Anche Takaaki Nakagami era arrivato alla stessa conclusione, come ha dichiarato in un’intervista a Motorsport.com: “Non so esattamente, il posteriore pattina molto, per questo la gomma dietro si surriscalda molto velocemente. Quando il rendimento della gomma cala, non c’è niente da fare. I tempi sono sempre più lenti, è difficile da controllare e da gestire, per questo è complicato mantenere i tempi sul giro. Questo è il nostro problema principale“, aveva detto “Taka”, che da quest’anno è dotato di una RCV 2021 identica al bullone a quella di Marquez.
Alla ricerca della soluzione
Ad ogni problema c’è sempre una soluzione. E si presume che questo valga anche per i problemi che affliggono la Honda in MotoGP. Il problema è saperla questa soluzione, e non sembra che in HRC abbiano le idee chiare: “Cosa posso dire, continuiamo a lavorare e portiamo qualcosa di nuovo per ogni gara, a volte è l’hardware, a volte qualcosa nell’elettronica o anche qualcosa nello stile di guida… Continueremo a lavorare, poi vedremo se siamo lo stesso livello che gli altri possono raggiungere – o forse anche meglio“, è tutto quello che ha potuto dire Yokoyama. A Zeltweg, Marc Marquez ha provato un nuovo telaio, l’ultimo di una infinita serie di specifiche che lui e i compagni di marca hanno provato fin dal primo GP. È uno sviluppo continuo, alla ricerca della ricetta giusta per riemergere. “A causa dei problemi che stiamo affrontando, stiamo introducendo molti nuovi componenti, non solo il telaio. A volte una cosa si adatta meglio a un pilota, a volte un’altra“, ha detto ancora Yokoyama.
MotoGP: anteprima del GP di Gran Bretagna
Immagine in evidenza di Honda Racing Corporation, per gentile concessione