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MotoGP, Shakedown: Aprilia chiude in bellezza il Day 3

Aprilia fa la castigamatti dello Shakedown, il test MotoGP per collaudatori e debuttanti che si conclude oggi con il day 3. Maverick Vinales ed Aleix Espargaro fanno un uno due che significa poco a livello di risultato, ma regala tanta fiducia alla casa di Noale. Tanto lavoro per loro ma anche per gli altri, con una stagione 2022 che si avvicina sempre più. Domani, meccanici, ingegneri e piloti si riposeranno, per poi lasciare spazio ai titolari per la prima vera giornata di test invernali, prevista per venerdì 4 febbraio.

MotoGP, Shakedown: cosa succede nel day 3?

Fa caldo a Sepang, ma meno rispetto alla bollente seconda giornata. Aleix Espargaro e Maverick Vinales comandano le operazioni fin dal primo minuto, nonostante un’innocua scivolata nella tarda mattinata. Nell’ultima ora di sessione tutti montano la gomma morbida, approfittando del calo delle temperature man mano che il sole si avvia al tramonto. Vinales è l’unico a scendere sotto il minuto e 59, firmando un 1’58″942. Aleix rimane staccato di poco meno di un decimo e mezzo, mentre il terzo classificato è già a mezzo secondo. Si tratta di Raul Fernandez, che si conferma il migliore dei rookie in questa tre giorni di prove. Il madrileno della KTM stacca di due decimi Marco Bezzecchi, il quale si preoccupa soprattutto di prendere le misure della sua Ducati VR46. I decimi di distacco di Michele Pirro sono invece otto, ma c’è una spiegazione: il pugliese commette un errore nel T4 durante il time attack. Michele si conferma uno stakanovista, inanellando ben 59 giri. Seguono in classifica Remy Gardner, Stefan Bradl, Sylvain Guintoli e Darryn Binder, ultimo dei rookie. Più staccati Mika Kallio, i due collaudatori Yamaha Nakasuga e Nozane e Takuya Tsuda, tester Suzuki.

Prove, prove e ancora prove

La gastroenterite ferma definitivamente Fabio Di Giannantonio, che si prende un pizzico di riposo per prepararsi ai test ufficiali del venerdì. Lo stomaco ferma anche Cal Crutchlow, il quale lascia il lavoro ai colleghi nipponici. Prosegue il lavoro di sviluppo e di comparativa delle case: Ducati è un cantiere aperto, idem Aprilia che si alterna tra moto 2022 e moto 2021. KTM lavora sulle vesti aerodinamiche, continuando lo sviluppo di carena e alette già introdotte lo scorso novembre a Jerez. Yamaha si concentra su una nuova specifica di motore, alla ricerca del CV perduti, mentre Suzuki non sembra avere ancora mostrato novità eclatanti. Appuntamento a venerdì, quando scenderanno in pista anche i big.


MotoGP: lo scarico Ducati tra fantasia e realtà