Un sacco di contatti, forature, eliminazioni eccellenti ed il 19esimo vincitore della stagione. Succede di tutto nella Bristol Night Race, ultimo appuntamento della prima fase dei Playoff della NASCAR Cup Series, il Round of 16. Alla fine della fiera, Chris Buescher si porta a casa la coppa del vincitore, e 12 piloti rimangono nella lotta per il titolo. Il migliore di questi 12 è Chase Elliott, che chiude in seconda posizione. Altri colleghi non avranno la stessa fortuna. La top ten si compone, dal terzo al decimo: William Byron, Christopher Bell, Kyle Larson, Ross Chastain, Aj Allmendinger, Cole Custer, Denny Hamlin e Kevin Harvick. I cambi di leader sono 12, le caution ben 11.
NASCAR: cosa succede nella Bristol Night Race?
La Stage 1 riaccoglie Brad Keselowski nel club dei vincitori. Il pilota di Rochester Hills sta vivendo una stagione difficile da quando riveste i doppi panni di driver-owner presso la RFK. Fondamentale per il suo successo di tappa è la decisione di non rientrare mai in pit, nonostante le due caution che riavvicinano gli avversari potenzialmente minacciosi. Il più pericoloso è Christopher Bell, che si porta a soli tre decimi dal campione Cup 2012. Tra i pretendenti al titolo, segnaliamo la prima “vittima” dell’imprevedibilità di Bristol. Ryan Blaney si tocca con Aric Almirola al giro 92, si gira ed innesca la caution. Al rientro ai box una delle ruote non è fissata ed esce via. Ritorna in azione ma deve pittare di nuovo per problemi vari. Finirà 30esimo. Nella Stage 2, diverse bandiere gialle minano il percorso di Christopher Bell, che si gioca la vittoria di tappa nelle ultime dieci tornate. Il pilota JGR batte Chastain di appena tre decimi, nella sezione di gara che vede Harrison Burton girarsi e toccarsi con Erik Jones e le due Toyota 23XI abbandonare per problemi allo sterzo.
La carneficina dei Playoff
Ma come di consueto, è il finale che riserva le maggiori sorprese. La Stage 3 si rivela una vera e propria ecatombe per i contendenti alla coppa finale, tra ritiri ed errori anche clamorosi. La prima “vittima” è di quelle illustri, quel Kyle Busch che pochi giorni fa ha annunciato il passaggio al Richard Childress Racing. Al giro 277, il suo motore Toyota va arrosto e va mestamente in garage. La sua corsa al titolo finisce qui. Daniel Suarez va in testacoda al giro 277, schiantandosi contro Ricky Stenhouse Jr, Austin Dillon, Tyler Reddick e Alex Bowman. Il messicano riporta la Chevrolet ai box, che per sua fortuna è riparabile. Risale fino alla 19esima piazza, salvandosi in calcio d’angolo. Ma conferma la sua tendenza a sbagliare nei momenti cruciali. L’ultima vittima è Christopher Bell, che alla tornata 436 fora e picchia il muro. Questa caution è decisiva per il risultato della gara, in quanto tutti rientrano ai box. Chris Buescher cambia solo due gomme, Chase Elliott quattro. Kevin Harvick perde una ruota e deve tornare indietro, Denny Hamlin si ferma fuori dalla sua piazzola. Tutte queste vicissitudini vanno a favore di Buescher, che riparte in testa e la mantiene fino alla bandiera a scacchi. Alla fine della serata, Dillon, Reddick, Harvick e Busch sono eliminati, mentre Bell, Bowman e Suarez rimangono ancora in lizza per il prossimo Round of 12.
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