Bentornati all’appuntamento settimanale dedicato alla NASCAR, oggi incentrato sugli orari della TV. Lo facciamo perché la stagione è ormai alle porte, visto che nella notte italiana i motori V8 torneranno a ruggire a Daytona. Vi terremo conto anche di questo, nonché delle ultime novità riguardo i piloti, con le caselle da sistemare, e altro. Allacciatevi le cinture!
Dove vedere la NASCAR in TV?
Oltre ai motori, sono pronte a rombare anche le televisioni, almeno oltreoceano. Si comincia questa notte con il Busch Clash, la gara spettacolo che anticipa la Daytona 500. La bandiera verde è prevista alle 7 di sera locali, quando in Italia avremo superato la mezzanotte. Alla stessa ora, ma di mercoledì 10 febbraio, la sessione di qualifiche della 500, che deciderà il polesitter e la prima fila. Il resto della griglia verrà fuori dai risultati delle Duels, le batterie che si disputeranno giovedì 11 febbraio sempre alla stessa ora. La “Great American Race” è invece prevista il 14 febbraio, il giorno di San Valentino. L’orario di partenza è le 14.30, quando in Italia saranno le otto e mezza di sera. Tutte le sessioni sopra elencate saranno trasmesse negli USA dalla FOX.
E in Italia? Nel 2020 DAZN aveva mandato in onda quasi tutte le gare, ma per quest’anno non ha confermato ancora nulla. Per chi non vuole aspettare, c’è il servizio di streaming Trackpass che la stessa NASCAR mette a disposizione. Costa 103 Euro all’anno, o 12 Euro al mese, e si può vedere tutto di tutte le categorie. In ogni caso, le cronache saranno qui, su queste pagine.
Il NASCAR Clash che vedremo in TV
A proposito di gare e TV, la NASCAR ha annunciato il format della gara spettacolo Busch Clash, con il quale partirà la stagione. Quest’anno si correrà sulla versione stradale del tracciato di Daytona, e per giunta di notte, cosa davvero particolare. La corsa sarà piuttosto breve, 35 giri appena, con una competition caution prevista per il giro 15. Una corsa sprint, nella quale lo show è la prima regola.
Lo schieramento di partenza del Clash è deciso tramite un sorteggio che quest’anno è stato trasmesso in diretta Facebook. Ryan Blaney partirà davanti a tutti quest’anno, su una griglia che conta 21 vetture opportunamente selezionate. Sui criteri di scelta dei partecipanti vi invitiamo a leggere un nostro precedente notiziario, che vi linkiamo qui sotto.
Gli iscritti al Clash e altre notizie interessanti della NASCAR
Debutti al femminile
Due ragazze hanno annunciato i loro piani stockisti per quest’anno. La prima è Natalie Decker, già edita della Truck Series, e che fa il salto di qualità nella XFinity. La ragazza del Wisconsin correrà cinque gare per il RSS Racing, grazie alla sponsorizzazione del cantante Jason Crabb. La Decker viene da un 2020 difficile con i pick up. Dopo un esaltante quinto posto a Daytona, la ragazza ha vissuto momenti impegnativi, tra prestazioni imbarazzanti e problemi di salute. Il 2021 è l’anno in cui mettersi tutto dietro alle spalle.
L’altra ragazza che approda, seppur part time, nella NASCAR è Toni Breidinger. La lady californiana correrà nella serie propedeutica ARCA e nella NASCAR Truck, con il Young Motorsports. Al momento correrà solo a Daytona, il resto del programma è ancora da annunciare. Toni proviene dal mondo USAC delle midget, dove ha raccolto ben 19 vittorie. Ha già corso nella ARCA in passato, raccogliendo un decimo posto come miglior piazzamento.
Gli eroi dei due mondi
Oltre a Penske e Ganassi, anche Rick Ware mette un piede nella NASCAR ed uno nella IndyCar. Con l’alleanza con il Dale Coyne Racing, Ware prosegue l’estensione delle sue attività al di fuori del mondo degli ovali, iniziata un paio di anni fa con la partecipazione alla European Le Mans Series. Il pilota di punta del programma IndyCar è Romain Grosjean, che però non correrà la 500 miglia di Indianapolis. Si libera così un posto che potrebbe andare a Cody Ware. Il figlio del boss disputerà l’intera stagione Cup con il team di famiglia, e potrebbe essere tentato di effettuare la doppietta Indy 500/Charlotte 600. Intervistato dalla NBC, Ware Jr non ha nascosto il desiderio di farlo, ma ha bisogno di uno sponsor che gli permetta di affittare un jet privato per passare da un circuito all’altro. Un dettaglio non da poco.
Romain Grosjean confermato in IndyCar, ma niente ovali