Puntuale come ogni martedì, ritorna l’appuntamento settimanale con le ultime news della NASCAR Cup Series e di tutti i campionati ad essa collegati. In questi giorni abbiamo molti annunci da ufficializzare, ma anche diversi rumors che stuzzicheranno la vostra curiosità. Mettiamoci al lavoro.
Ma prima, se vi va, rileggete la cronaca della gara di domenica scorsa al Kansas Speedway. Il link è qua sotto.
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Larson può tornare nella Cup
La risposta è finalmente si. Con un comunicato ufficiale, la NASCAR ha annunciato che la sospensione di Kyle Larson sarà revocata. Il provvedimento avrà effetto a partire dal primo gennaio 2021, permettendo così al californiano di prendere parte alla prossima stagione.
Termina così un calvario durato oltre sei mesi. E’ cominciata con una frase razzista pronunciata per sbaglio durante una gara virtuale, culminata con il licenziamento in tronco da parte di Chip Ganassi e la sospensione da parte della NASCAR. In mezzo, un lungo percorso di redenzione, fatto del corso obbligatorio di sensibilizzazione e molto volontariato, soprattutto nell’ambito della giustizia sociale.
Ora che l’incubo è finito, Larson può riprendere a gareggiare.
Con quale team Larson tornerà a correre? Le news sul mercato piloti della NASCAR Cup
Per Larson l’opzione che sembra più probabile è la Hendrick Motorsports. Settimana scorsa la formazione di Rick Hendrick ha promosso Alex Bowman sulla Chevrolet numero 48, al posto di un Jimmie Johnson prossimo al ritiro. La vettura 88 è ancora scoperta, con i dubbi di riuscire a trovare degli sponsor che chiudano il budget. Voci di corridoio parlano di un forte interessamento di Hendrick per Larson, ma con la Chevrolet che ha ancora dei dubbi. Vi abbiamo raccontato di un incontro informale tra le parti, che potrebbe aver chiarito ogni perplessità.
Una possibile alternativa a Larson sarebbe Erik Jones, giubilato dal Joe Gibbs Racing. Ma le cose non sembrano destinate ad andare così. Infatti, il giornalista Adam Stern ha rilanciato l’ipotesi che Jones vada a finire al Richard Petty Motorsports. La penna dello Sport Business Journal, citando fonti vicine al pilota, parla di un accordo già pronto. La notizia è rilanciata da CBS Sports, la quale si aspetta addirittura un annuncio entro la settimana. Sarà Erik a guidare l’iconica 43? Lo scopriremo presto.
Imminente un annuncio anche in casa Stewart-Haas. Chase Briscoe è destinato a prendere il posto di Clint Bowyer sulla Ford numero 14, secondo quanto riportato da diverse testate. Al momento bocche cucite da parte del team, ma si attende un comunicato ufficiale già alla fine della settimana. Si tratta di una mossa logica: Briscoe, 23 anni, corre per il team nella XFinity Series, per la quale quest’anno ha ottenuto ben nove vittorie.
Quella radio non funzionante
Torniamo per un attimo alla gara del Kansas, dove è avvenuto un episodio curioso. Chase Elliott, finito sesto nella gara di domenica, ha gareggiato con una radio mal funzionante. Durante la corsa, il georgiano riusciva a comunicare regolarmente con il capotecnico Alan Gustafson, ma non riusciva a sentire lo spotter, Eddie D’Hondt. E sugli ovali questo è un problema: no sentire lo spotter significa fare molta più fatica a gestire le situazioni di gara, come può essere una bagarre, e non essere in grado d’indovinare la tempistica per i pit stop.
Che la radio possa funzionare non è niente di strano. Il caso nasce dal fatto che la NASCAR è molto severa su questo aspetto: se una vettura ha la radio che va a singhiozzo, la direzione gara impone una sosta per sistemarla, per ragioni di sicurezza. Con Elliott non lo hanno fatto perché…non se ne sono accorti!
In un’intervista a SiriusXM NASCAR Radio, il direttore sportivo Scott Miller ha ammesso che la direzione gara non ha capito bene l’estensione del problema, in quanto riuscivano a sentire le conversazioni del pilota con il capotecnico. Se si fossero accorti del guasto – ha aggiunto Miller – avrebbero fermato la vettura.
Miller ha poi rilanciato che, a partire dalla prossima gara in Texas, la NASCAR farà più attenzione. Elliott, dal canto suo, ha dichiarato di non aver mai sentito di correre rischi inutili.
Penske lascia l’Australia
Domenica scorsa, con la Bathurst 1000, si è conclusa la stagione 2020 del campionato australiano Supercars. Cosa c’entra con la NASCAR? Semplice: Roger Penske vi corre con un proprio team! O sarebbe meglio dire vi correva, visto che “The Capitain” avrebbe deciso di lasciare la serie.
L’avventura del Team Penske nel continente nuovissimo ha inizio nel 2014, quando la struttura rileva le quote di maggioranza del Dick Johnson Racing, squadra veterana della categoria. La nuova formazione DJR Penske diviene in breve tempo una potenza della Supercars, vincendo tre titoli consecutivi dal 2018 al 2020. Il merito è anche e soprattutto del loro pilota di punta, il neozelandese Scott McLaughlin.
Ma ora il ciclo è destinato a terminare. Penske, che si è lanciato in questa avventura per promuovere le proprie attività sul mercato australiano, avrebbe deciso di staccare la spina. Dick Johnson proseguirà da solo, rilevando le quote dell’imprenditore americano. McLaughlin, dal canto suo, andrà via con Penske dando il via ad una nuova carriera in IndyCar. Debutterà questo weekend, sul tracciato cittadino di St Petersburg.
Altre news dei campionati NASCAR diversi dalla Cup
Concludiamo il nostro percorso dando alcune news sui campionati NASCAR al di fuori della Cup Series.
Justin Haley rinuncia al debutto nella classe maggiore e rinnova con il Kaulig Racing nella XFinity Series. Haley, vincitore della gara di Talladega, rimarrà con il suo attuale team con l’obiettivo di lottare per il titolo nel 2021. Kaulig sta finalizzando il resto della squadra: perduto Ross Chastain, che debutterà nella Cup con Ganassi, è probabile la promozione a tempo pieno di AJ Allmendinger.
Hailie Deegan esordirà nella NASCAR Truck Series a tempo pieno nel 2021. La lady californiana, reduce da un incoraggiante 16esimo posto alla sua prima uscita in Kansas, correrà con una Ford gestita dal team DGR-Crosley, di proprietà dell’ex pilota Cup David Gilliland. La Deegan è parte del programma giovani Ford Performance, con il quale ha concluso al terzo posto nella ARCA Menards Series.