Si è svolta ieri mattina, venerdì 18 ottobre 2019, la cerimonia di posa del primo mattone nel luogo dove sorgerà il nuovo skatepark di Roma. Verrà realizzato ad Ostia, nel decimo municipio e promette di essere un luogo in grado di ospitare manifestazioni di carattere internazionale. Nel discorso di presentazione del progetto, il mini Sindaco Giuliana Di Pillo ha ipotizzato anche la possibilità di ospitare i Mondiali.
Questa nuova realizzazione nasce dalla necessità di ripristinare un luogo di sport ma anche di aggregazione. Già sorto ad Ostia in una zona vicina al Porto Turistico, era rimasto coinvolto in una inchiesta dell’Arma dei Carabinieri che lo aveva posto sotto sequestro con l’ipotesi di “abusi edilizi in zona con vincoli paesaggistici”.
Eravamo nel 2013. Con i sigilli apposti ed in attesa di chiarire e sistemare la questione, l’anno successivo lo skatepark fu oggetto di un grande incendio. Lo distrusse quasi completamente decretando la fine del sogno di tanti giovani e appassionati.
Nell’aprile del 2016, l’allora candidata Sindaco, Virginia Raggi, ne fece promessa elettorale. Quella di restituire ad Ostia, conseguentemente a Roma, uno skatepark che non dovesse far rimpiangere quello perduto e tornasse ad essere importante luogo di aggregazione per tanti ragazzi. Un posto dove incontrarsi, fare sport.
Dal 2016, non si è mai abbassata l’attenzione sul progetto. Passato attraverso l’assegnazione tramite bando a chi doveva progettarlo, gli studi necessari a realizzarlo in conformità a quanto richiesto per le competizioni internazionali. Non ultima l’identificazione del posto ideale tra le disponibilità del Municipio X di Roma Capitale.
E’ stato dunque realizzato in collaborazione con il CONI che ha supervisionato affinchè la struttura venisse progettata alla perfezione in base alle regole richieste da questo tipo di sport
La posa del primo mattone
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Alla posa del primo mattone, oltre ai rappresentanti istituzionali, era presente una delegazione di skaters. Hanno potuto chiedere rassicurazioni sulla effettiva realizzazione e il controllo del successivo funzionamento. La paura è quella di vedere un nuovo mostro di cemento abbandonato a se stesso e inutilizzabile. Pronte e ferme sono state le risposte anche dei tecnici. Hanno dato la massima disponibilità e volontà di vedere realizzato l’impianto. Soprattutto vederlo funzionare a lungo corredato da molte presenze di esperti, principianti o semplici curiosi.
Pronte e ferme sono state le risposte anche dei tecnici. Hanno dato la massima disponibilità e volontà di vedere realizzato l’impianto. Soprattutto vederlo funzionare a lungo, popolato da molte presenze di esperti, principianti o semplici curiosi.
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Tempi di realizzazione almeno 6 mesi. Probabilmente la prossima estate potremo assistere all’inaugurazione di quello che nelle intenzioni potrebbe diventare il più importante skatepark pubblico.