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NBA, Golden State Warriors: un avvio da incubo

Un inizio di stagione da incubo per i Golden State Warriors. La franchigia californiana, ha iniziato la nuova stagione NBA con due pesanti sconfitte contro Brooklyn e Milwaukee, nonostante il ritorno in campo della loro stella Steph Curry.

Golden State Warriors: cosa ha causato il pessimo avvio?

Gli Warriors ha perso malamente contro i Nets e contro i Bucks. Il distacco finale è stato di oltre 30 punti in entrambe le gare. Un punteggio severo per la franchigia allenata da Steve Kerr che si trova nel suo momento di maggior difficoltà.

Se lo scorso anno la stagione era stata sacrificata per assicurarsi delle buone scelte al draft, la stagione 2021 doveva (e deve) essere l’annata del riscatto per Golden State. Il rientro di Curry, ha riconsegnato a Kerr una valida arma per aumentare l’efficacia del reparto offensivo. Tuttavia in NBA, nessuno ha mai vinto da solo e Curry non può assicurare l’accesso ai play-off.

Nelle prime due gare, sono mancate le prestazione ( e i punti) di Wiggins e del costoso acquisto Kelly Oubre. L’ex Suns, ha stabilito un nuovo record negativo in NBA: 0 su 11 da tre in due gare. Non meglio Wiggins, apparso spaesato e nettamente fuori forma. Oubre e Wiggins, in due partite, hanno messo a segno solo 14 tiri su 58. Un contributo insufficiente che non ha permesso a Golden State di andare oltre la soglia dei 99 punti in due gare.

Statistiche da migliorare immediatamente per la franchigia. I tempi di recupero di Thompson sono ancora da definire e sino al suo ritorno, Wiggins ma soprattutto Oubre dovranno colmare il vuoto lasciato dal tre volte campione NBA.

Le parole di Curry

Steph Curry, capitano e stella della squadra, ha parlato così della delicata situazione della franchigia: “Quando si sbagliano tante conclusioni, la tendenza è quella di forzare la mano. Così si peggiorano soltanto le cose“.

Il numero 30 ha aggiunto: “Sappiamo di avere il DNA dei campioni che ci arriva in dote dal passato, siamo consapevoli che ci sono delle aspettative ed è ciò che vogliamo. Siamo un gruppo pieno di giovani, saremmo stati felici di avere Thompson in prima squadra con noi ma questo non potrà segnare la nostra regular season. Dobbiamo assicurarci che non vengano mai meno volontà e impegno, fondamentali per superare le naturali difficoltà“.

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