Nonostante lockdown e confini blindati, la Supercars Series ritorna in azione con la NTI Townsville 500. Sul circuito ricavato dalle strade dell’omonima città del Queensland, il team AMPOL Red Bull, o Triple Eight se preferite, domina entrambe le gare lasciando le briciole (e forse neanche quelle) agli avversari. Ma chi la spunta tra Jamie Whincup e Shane Van Gisbergen? C’è solo un modo per scoprirlo: vedere cosa succede nelle due gare.
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Cosa accade alla NTI Townsville 500?
Gara 1 è lunga (87 giri) e anche impegnativa. Whincup è il re della qualifica, battendo Van Gisbergen nella conquista della pole. Allo spegnimento del semaforo il veterano è più lesto del leader di campionato, costretto ad inseguire. SVG non riesce a stare al passo del compagno di team, e si ritrova con un gap di oltre sette secondi alla vigilia della prima sosta ai box. In questa fase, Shane imbarca più carburante di Jamie, che ritorna in testa con un margine rassicurante. Ma il numero 97 sta già pensando alla seconda sosta, per giocare la carta dell’overcut. Dopo il pit, Van Gisbergen è ancora dietro ma ha gomme più fresche. Grazie alla maggiore velocità, SVG azzera il gap dal numero 88, superandolo a 13 tornate dalla conclusione. Van Gisbergen vince davanti a Whincup, per un uno-due Red Bull.
Il gradino più basso del podio va al Dick Johnson Racing, autore di una gara a due facce. Anton De Pasquale compie una manche pulita e senza errori, e si prende la posizione con un bel sorpasso ai danni di Nick Percat. Will Davison, invece, perde la quinta posizione per un clamoroso errore di calcolo del muretto box. L’australiano non ha abbastanza carburante per finire la corsa, e deve rientrare a cinque tornate dalla conclusione per un veloce rabbocco. Will precipita in nona posizione, dietro a David Reynolds, Tim Slade, James Courtney ed un Cameron Waters afflitto da problemi al retrotreno. Chiude la top ten il veterano Mark Winterbottom.
La cronaca di gara 2
In gara 2, il copione si ripete. Jamie Whincup firma ancora la pole, e parte molto meglio di Shane Van Gisbergen. Il leader di campionato si fa sorprendere al via da Nick Percat, molto competitivo qui a Townsville. SVG ristabilisce l’ordine al secondo giro, ed è alle calcagna del compagno di squadra. Come in gara 1, anche qui il risultato è deciso dalle strategie: Shane percorre stint molto più lunghi di Jamie, in modo da avere gomme più fresche nel finale. Il penultimo turno, quello che anticipa la seconda sosta, è particolarmente allungato, una tattica che appare molto rischiosa. Ma alla fine funziona, grazie anche ad un’esecuzione perfetta dei meccanici del Triple Eight. Al rientro in pista, SVG ha cinque secondi da recuperare al pentacampione, gap che annulla in un attimo grazie alle sue gomme “giovani”. Ma Jamie non ci sta a fare di nuovo secondo, e vende cara la pelle. La lotta fratricida del giro 76 si risolve con una bella infilata all’interno di Van Gisbergen al tornantino finale. Con questa doppietta, il neozelandese porta a 10 il numero dei trionfi stagionali.
Dopo la partenza, a Percat va tutto storto. Al primo pit stop i meccanici del Brad Jones Racing non si fanno trovare pronti, e la cosa costa molto tempo. Il pilota poi lamenta problemi di natura elettronica, tanto che deve sostituire il volante. L’inconveniente gli costa tre giri ed il terzo gradino del podio, che va di nuovo nelle mani di Anton De Pasquale. Will Davison questa volta non ha problemi di carburante e chiude appena dietro il compagno di squadra. Will Brown strappa la quinta posizione ad uno spento Cameron Waters al penultimo giro, con un sorpasso da manuale. Todd Hazelwood, Tim Slade, Chaz Mostert (finalmente!) e Jack LeBrocq completano la top ten. Il circo della Supercars resterà a Townsville anche la prossima settimana, per il triplo appuntamento del Supersprint.