Ci siamo! Dopo oltre un anno di incertezza, si stanno avvicinando rapidamente le Olimpiadi. Tutti gli atleti sono ormai vicini a completare la loro preparazione e si stanno cimentando negli ultimi test. Nono sono esenti, ovviamente gli atleti statunitensi, da sempre punto di riferimento per moltissime discipline. Oggi parliamo di nuoto, a distanza di circa 3 settimane dall’evento “First Wave” a Omaha, dove lo spettacolo promette per la ricerca delle nuotatrici di staccare i loro biglietti per i Giochi Olimpici di Tokyo.
Sotto i riflettori, cinque eventi femminili in vasca corta, dal contenuto entusiasmante che promettono grande spettacolo, vediamoli nel dettaglio
50 stile libero
Dopo aver perso il podio nel 2012 a Londra, gli Stati Uniti hanno vinto l’argento nel 2016 in Brasile con Simone Manuel. Quest’anno rimane la favorita ma dietro di lei la battaglia è aperta.
La campionessa in carica dei Trials olimpici è Abbey Weitzel. Ha rappresentato il Team USA nei 50 stile libero in ogni evento mondiale disputato dopo Rio e cercherà di continuare la serie di vittorie consecutive. La giovane Claire Curzan si è inserita sulla ribalta dopo uno sbalorditivo 24″17, ottenuto lo scorso fine settimana, che le è valso il record mondiale junior. Diventa così la terza donna statunitense più veloce di sempre nella specialità.
Mentre Kate Douglass , Torri Huske e Gretchen Walsh sono rientrate tutte nella top-25 mondiale di questa stagione, il che le rende sicuramente in corsa per un piazzamento sul podio. Resta da vedere se Manuel e Weitzel continueranno il loro dominio nelle specialità veloci o se cederanno lo scettro a qualche nuovo.
100 farfalla
Un’altra gara che potrebbe vedere in finale un buon numero di giovani leve. La detentrice del record americano è Kelsi Dahlia. Un anno fa era stata inserita all’interno di uno spot in avvicinamento a Tokyo, a testimonianza della forza della sua immagine come nuotatrice vincente. Ma con l’arrivo delle giovani Curzan e Huske in rapido miglioramento, la sua posizione non è poi così tranquilla. Curzan, il mese scorso, è diventata la nuotatrice americana, tra quelle in attività, più veloce al TAC Titans Premier Invitational, 56″20 il suo tempo sulla distanza. Nello stesso incontro, anche Huske, ha fatto fermare il cronometro sul tempo di 56″69 , prestazioni che Dahlia in realtà non raggiunge dal 2018.
Chi ha battuto due volte Dahlia quest’anno è Regan Smith. Anche lei nutre forti speranze, sebbene al momento non sia ancora nella rosa delle nuotatrici inserite sotto osservazione, ma ha nuotato, e vinto la gara in tutti e tre i raduni della TYR Pro Series in cui ha gareggiato quest’anno.
100 dorso
Smith, detentrice del record mondiale, è la favorita, ma per il secondo posto è bagarre. L’ex detentrice del record mondiale Kathleen Baker vuole guardare avanti e cercare di fare del suo meglio dopo un 2019 pieno di infortuni. Con Olivia Smoliga , Rhyan White e Curzan che sono tutte scese sotto i 59″ nelle ultime settimane, Baker recuperare in fretta la forma migliore, come quella del 2018, se vuole essere in vasca per la sua seconda Olimpiade.
Ci sono voluti 59″35 per arrivare in finale a Rio, ma considerando il numero impressionante di talenti che gli Stati Uniti possiedono, potrebbe essere necessario scendere sotto i 59″ per qualificarsi per la finale ai Trials e sotto i 58″ per arrivare a Tokyo.
200 misti
Qui ci troviamo davanti alla gara forse più incerta dei Trials. La nuotatrice più veloce al momento è Baker e questo la pone nella posizione di favorita. Ma in gara ci dovrebbe essere anche la due volte campionessa nazionale Melanie Margalis che si è sempre piazzata tra le migliori nelle ultime sette stagioni. Per continuare la tendenza, lotta per un piazzamento tra i primi posti.
Dopo aver rinviato la sua iscrizione alla facoltà di medicina per gareggiare ai Trials, la medaglia di bronzo ai Mondiali 2017 Madisyn Cox cercherà di coronare una carriera di successo entrando per la prima volta nella squadra olimpica. Cox si è presentata con una prestazione importante durante il fine settimana, nuotando in 2’08″51 miglior tempo al mondo quest’anno. Una gara da tenere d’occhio in tutte le corsie dove saranno schierate le migliori nuotatrici della specialità
200 dorso
Qui si potrebbe prospettare una vittoria facile per Smith, ma dietro di lei la battaglia sarà intensa. Sembrava tutto facile per la Baker fin quando una settimana fa, alla finale TYR Pro Series a Indianapolis, Phoebe Bacon ha nuotato realizzando il suo record personale di 2’06″84 annunciando di fatto l’ingresso tra le pretendenti ad un posto nel team che andrà a Tokyo. Con lei anche Rhyan White e Isabelle Stadden capaci di girare intorno ai 2’07”.
Stanno avanzando velocemente molte giovani leve e i risultati dei Trials potrebbero regalare il pass olimpico a qualche nome nuovo a discapito della vecchia guardia di nuotatrici statunitensi.
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