Tra i grandi appuntamenti del Supercross a livello europeo, non si può non menzionare l’evento di Parigi. Appuntamento ormai storico della off season del motocross indoor, il Paris Supercross quest’anno si trasferisce alla Defence Arena, uno stadio più grande rispetto alla tradizionale location di Bercy.
Il format della gara è semplice: abbiamo due giornate, sabato e domenica, con tre manche ciascuno. I risultati delle tre gare assegnano i punti in base al piazzamento, ma all’inverso (il primo prende un punto, il secondo due, e così via). Chi prende meno punti, e quindi ha i piazzamenti migliori, vince.
Vi sono due classifiche, una per la singola giornata e una assoluta, per somme di punti. Chi primeggia nell’assoluta viene incoronato King of Supercross.
Le classi sono SX1, per le 450, e SX2, per le 250.
Prima giornata
La giornata del sabato della SX1 ha visto come protagonista Justin Barcia. Il pilota statunitense della Yamaha non è il più veloce del lotto, ma è il più costante ed è premiato dalla vittoria della prima delle due serate del Paris Supercross. Rimasto al palo nella prima Heat (dove comunque ha fatto terzo), “Bam Bam” si gioca la vittoria nella seconda manche, battuto solo da un velocissimo Malcolm Stewart. Si rifà con gli interessi nella terza manche, dove lascia scatenare Justin Hill e Vince Friese per poi passarli con facilità. Proprio Friese chiude il sabato parigino al secondo posto, grazie ad ottime partenze che lo aiutano a compensare i suoi cali di ritmo. Chiude il podio Joey Savatgy, al suo debutto sulla Suzuki del Joe Gibbs Racing (la stessa che guiderà nel Supercross USA).
La gara del sabato del Paris Supercross è stata deludente per i padroni di casa. Dylan Ferrandis è imbattibile nella prima manche, ma nelle altre due viene coinvolto in carambole al via che lo obbligano a furiose rimonte. Alla fine, il campione Supercross East Coast è quarto assoluto, davanti a Stewart ed a Jeremy Martin. Nona piazza assoluta per il pilota MX2 Jordi Tixier, per un solo punto di scarto nei confronti del veterano Chad Reed.
Seconda giornata
La giornata di domenica, invece, è di dominio di Malcolm Stewart. Il pilota Honda si aggiudica due delle tre manche, rimediando alla delusione del sabato. La vittoria della seconda gara è la più emozionante, dove “Mookie” piega Justin Barcia con un gran sorpasso all’ultimo giro. Poco male per l’alfiere Yamaha, che con un quarto, un secondo ed un terzo posto primeggia nella combinata, e può sfregiarsi del titolo di King of Supercross. Il podio lo chiude Ferrandis, il quale però non è contento dell’esito dell’evento. In gara 2 è ormai prossimo a vincere, ma un lieve contatto con Barcia lo spedisce a terra, privandogli del piacere di festeggiare in casa. Il pilota di Avignone, con un sesto, un quarto ed un secondo posto, chiude la serata domenicale in quarta posizione. Inoltre, le prestazioni opache di Vince Friese, mai nei primi dieci, e lo zero di Joey Savatgy nella terza manche consentono a Dylan di salire sul gradino più basso del podio nell’assoluta.
SX2
Nella classe SX2, riservata alle 250, la vittoria assoluta è finita nelle mani di Brian Hsu. Il pilota tedesco di origine taiwanese conquista così l’appellativo di “Prince of Paris”.
Classifiche: https://www.supercrossparis.com/supercross-de-paris-resultats-2019
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