A parlare è proprio lui: Pedro. Un addio lineare senza ne se e ne ma, rapido, indolore, proprio come lui stesso aveva chiesto. Pedro, per lui la Roma tratta con i cugini, cosa che non accadeva dal 1981. Un passaggio diretto fra le squadre capitoline. Eppure nonostante sia stato accontentato, sembra ci sia dell’altro.
Pedro: a Roma un potenziale non espresso
L’esperienza e la classe di un giocatore che ha vinto tutto. Approdato nella Capitale per vincere. Quantomeno nelle intenzioni. Le qualità non sono mai state messe in discussione, rapido nelle ripartenze, incisivo sotto porta, almeno nella prima metà del campionato della scorsa stagione. Non sarebbe corretto neanche parlare di ambientamento, visto che stima e fiducia, dell’allora tecnico Paulo Fonseca erano totali. Affine persino l’identità di gioco che nel palleggio aveva una lontana, molto lontana, somiglianza col il famoso “tiki taka”, letale in Catalogna a Roma solo un bel vedere. Eppure Pedro Rodriguez, nella seconda metà della stagione termina in calo. Ad alimentare una fallimentare conclusione qualche infortunio e sicuramente, evidenti carenze del gruppo, ma “Pedrito” perde lucidità, la brillantezza iniziale diviene imprecisione, l’armonia nei movimenti nervosismo. Giusto e sacrosanto, un campione di questo calibro deve potersi esprimere al meglio. E soprattutto giocare. Alla Lazio però. Non sarebbe stato così nella Roma purtroppo.
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Pedro: ai margini del progetto senza malintesi
“Alla Roma stavo vivendo una situazione difficile, mi hanno lasciato fuori rosa senza parlare con nessuno della dirigenza”. Le parole dell’attaccante. Chiarezza sin da subito. Persino per chi la vicenda non l’abbia nemmeno immaginata. Josè Mourinho non avrebbe potuto garantire la continuità ad un giocatore come Pedro. Non avendo la garanzia di essere titolare, chiede di essere ceduto. E così è stato. Con il recupero di Zaniolo la scelta è quasi obbligata. Nel massimo del rispetto e della stima il confronto con il tecnico vi è stato. Cosa altro avrebbe dovuto aggiungere la dirigenza? Lo sì fatto per il bene del giocatore, ma soprattutto per il bene del club. Pedro Rodriguez appartiene al passato ora. Buona fortuna.