― Advertisement ―

spot_img

Brocchi: “Oggi ci è mancato Boateng”

Il match tra Monza-Cittadella è terminato 0-0. Gli ospiti hanno recriminato per un gol annullato che era regolare. Brocchi, invece, ha indicato come l'assenza...
HomeCalcioPioli: "Giovedì non abbiamo giocato bene, domani dobbiamo giocare da Milan"

Pioli: “Giovedì non abbiamo giocato bene, domani dobbiamo giocare da Milan”

il Milan domani alle ore 20:45 sfiderà l’Hellas Verona. I rossoneri sfidano la miglior difesa del campionato, Pioli e i suoi dovranno fare un’ottima partita in attacco se vorranno segnare a Silvestri.

Cosa ne pensa Pioli della prova dei suoi contro il Lille?

Pioli sul match di Giovedì: “A livello di scelte di gioco e tecnico non abbiamo affrontato la partita nel modo migliore, e poi il Lille è una squadra forte, in Francia sono imbattuti, non siamo riusciti a trovare le soluzioni con lucidità, nel fare le scelte migliori. Poi dopo la gara si è fatta difficile, ma ci servirà per analizzare queste situazioni”.

Conferenza Pioli, Mister del Milan

E’ anche dalla reazione che si può consolidare la maturità del Milan? “Non ci siamo espressi nel modo migliore, abbiamo abbassato il livello delle prestazione e abbiamo pagato caro. Abbiamo analizzato gli aspetti positivi e negativi, dobbiamo mettere in campo una prestazione diversa”.

Che gara sarà domani? “Dal punto di vista dello spirito ci saremo, dobbiamo mantenerlo, e chiaramente migliorarlo. Domani dobbiamo mettere in campo una prestazione da Milan, dal punto di vista tecnico e fisico, dobbiamo essere preparati contro il Verona”.

Pioli sulla classifica

Milan in testa alla classifica? “Significa che stiamo facendo un buon lavoro, ma prendiamo la partita di domani con intensità”.

Passo falso a livello psicologico con il Lille? “Dentro la gara ci sono aspetti tattici, che stiamo analizzando, e l’aspetto psicologico. Dobbiamo ripartire da entrambi. Sappiamo che la competitività del campionato è alta e bisogna essere al massimo dell’attenzione”.

La reazione di Ibra ? “Parlo spesso con i miei giocatori, lo faccio sempre, sia nei momenti positivi che negativi. Siamo tutti nella stessa direzione, cerchiamo di trovare l’aspetto migliore per la squadra. L’altra sera il livello nostro non è stato ottimale”.

Incide la componente fisica? “Fare fatica contro l’Udinese è normale, squadra difficile da affrontare. Sarà molto difficile anche domani. Forse è un pò troppo semplice riferirsi agli aspetti fisici quando arrivano o non arrivano i risultati. Contro il Lille potevamo fare meglio sotto l’aspetto tecnico. Al rientro giocheremo 10 partite in 31 giorni, dobbiamo essere bravi a recuperare fisicamente e mentalmente, dobbiamo prepararci su questo”.

Setti e il Covid… “Volevo salutare Setti, l’ho conosciuto a Bologna. Gli auguro la miglior guarigione possibile e di vederlo presto”.

Questo Milan inizia ad avere eccessive aspettative? “Le pressioni ce le creiamo da soli, siamo molto rigidi con noi stessi, vogliamo essere ambiziosi. Quello che dicono gli addetti ai lavori non ci interessa, non ci preoccupa. L’importante è rimanere concentrati, vogliamo crescere e a provare a vincere le partite”.

Pioli su Romagnoli sta ricevendo critiche eccessive? “Nel mondo calcio le critiche e gli elogi sono sempre eccessivi, stiamo parlando di un leader della squadra, ci sta giocando di avere degli episodi sfavorevoli”.

Gara col Verona mai banale… “Scendiamo in campo sempre per dare soddisfazione ai tifosi. Proviamo sempre a dare il massimo e avremo lo spirito necessario per questa gara complicata”.

Pioli sul Recupero di Castillejo? “Ha avuto un’estate complicata, sta lavorando per tornare alle sue prestazioni. Ha le capacità e qualità per fare meglio”.

Ci sarà spazio per Hauge? “Siamo tanti in quel ruolo lì, è un giocatore forte, ci darà soddisfazioni, ma è giusto ragionare partita dopo partita. Dipende dalle condizioni dei giocatori”.

Theo è apparso un po’ in calo, è preoccupato? “Continuo a credere che la prestazione della squadra aiuti i singoli. Su Theo non sono assolutamente preoccupato, è un nostro punto di riferimento, è normale non riuscire ad essere al 100% tutte le partite, il suo rendimento è positivo”.

Ibra potrà giocare sempre? “Valutiamo gara per gara le condizioni dei giocatori. Se l’ho utilizzato è perchè abbiamo ritenuto giusto usarlo in queste gare. Strada facendo valuteremo, cambiano le gare, gli avversari e le condizioni. Ma non guardiamo troppo in là, ragioniamo una partita alla volta”.

Pioli su Rebic pronto per partite dall’inizio? “Non credo sia pronto per giocare dall’inizio, non è al 100% e mi auguro di averlo al meglio dopo la sosta. Ha avuto un problema fastidioso e sta recuperando”.

Come valuta il momento di Tonali? “Ci vuole pazienza, l’importante è che i ragazzi abbiano qualità. Giovedì si è trovato di fronte un avversario molto forte come Renato Sanches. Queste sono occasioni per crescere”.

Conferenza Juric, Mister del Hellas Verona

Volpati ha detto che il suo sistema è equilibrato. Quante volte lo siete stati?
“Se parliamo dell’ultima, ci sono stati momenti positivi e momenti molto negativi come prestazione. Penso sia normale, anche se non mi piace. Stanno giocando tanti nuovi, giocatori che non sono abituati a fare tre o quattro partite di fila. Ci sono stati i due gol, e altri momenti in cui non sono andate bene le cose”.

Quanto hanno innalzato il tasso tecnico della squadra Kalinic e Barak? Se le avessero dato contro un rigore come quello di ieri contro il Milan?
“Penso non ci fosse, anche quella è stata una partita strana. Con Kalinic e Barak l’idea era quella, devono continuare così”.

Gli infortuni sono il pericolo maggiore?
“A noi è saltato un po’ tutto come metodo di lavoro. Devi stare molto attento, alleni giocatori che hanno condizioni fisiche molto diverse tra loro. E non è facile. Adesso stiamo approfondendo ulteriormente per cercare di evitare altri problemi, e speriamo di uscirne. È una situazione nuova anche per noi. Il nostro calcio è questo: di intensità, moderno. Per arrivare ai livelli dell’anno scorso devi andare forte in allenamento, poi quando ti abitui diventi forte, questo è il mio concetto. In questo momento non lo facciamo: lo facciamo un po’, poi rallentiamo. Dobbiamo essere molto intelligenti come staff”.

Quanto è stato importante vincere contro il Benevento?
“Abbiamo fatto gol di qualità. Abbiamo fatto mezz’ora male, tutto al contrario a livello di possesso e di aggressività, ma posso capirlo per molti motivi. Poi c’è stata una grandissima reazione, in un certo senso la squadra si è liberata e ha fatto bene. Alla fine non hai rubato niente, hai vinto anche meritatamente, pur avendo regalato loro molte occasioni. Fa parte della nostra crescita, che spero sia rapida”.

Siete due squadre molto giovani.
“Li tratto tutti allo stesso modo, i giovani e i più vecchi. Se non hanno problemi fisici si allenano allo stesso modo. In una squadra serve gente esperta e gente più giovane, che ti porti entusiasmo. Servono anche i giovani di prospettiva. In questo modo fai un bel mix, se hai troppi giovani fai fatica. Ma per me è uguale”.

Ibrahimovic lo affrontasti per la prima volta da giocatore dodici anni fa. È ancora a quel livello?
“Ibra ha sorpreso tutti, mi ha sorpreso il gioco che sta esprimendo. Non me l’aspettavo così fresco. Il Milan ha alzato la qualità rispetto a prima, giocano un calcio molto moderno, corrono tantissimo. Mi sembra una squadra in salute”.

Oggi Setti ha detto che lei aveva ragione sul mercato.
“È stato intelligente, perché ha detto ‘non posso più sentirlo questo che si lamenta’ (ride, ndr). Non si tratta di accontentare me, io penso alla società. Avendo la possibilità di spendere venti milioni per tre o quattro giocatori cambia la storia, e questo non è successo. Il presidente è attento ai conti e fa bene. Noi come società dobbiamo competere con gli altri, che vanno avanti nell’allestimento della squadra. Poi il presidente è stato sincero e onesto. Con il Covid si sono persi soldi, che lui ha ritenuto di non poter mettere sul mercato. Ma io sto con lui su questo, perché è sempre stato chiaro”.

Ibrahimovic lo vorrebbe in squadra?
“Certo. Per me quello del Milan è un grande gioco: se li lasci giocare giocano, se li pressi trovano Ibra con la palla lunga. Hanno mille soluzioni. Lui fa il giusto, come Kalinic quando difende, che fa il giusto. Ibra fa ancora la differenza, nei movimenti, nella tecnica e a livello di spirito. È ancora un top player, certo che lo vorrei”.

Quanto è stato importante vedere Lazovic andare in gol?
“Ci sono state poche partite per dare un giudizio negativo su di lui, rientrava da un infortunio. Ho visto passi in avanti, per un giocatore è importante trovare il gol. Lo vedo bene in allenamento e sono convinto farà un altro bel campionato”.

Chi dovrà limitare Ibrahimovic?
“Pensiamo a Magnani o Lovato in quella posizione”.

Lovato esclude Magnani?
“No, possono giocare entrambi. Devo decidere dove”.

La sosta per le nazionali la eviterebbe?
“Per me non dovrebbe esistere in questo momento, è un massacro. Barak ad esempio va là e prende il Covid, anche se ha recuperato presto. Per le società non è facile. Qua sono abbastanza controllati, fuori rischiamo”.

Empereur può riproporlo?
“È un’opzione, nemmeno lui era abituato a giocare con continuità in Serie A e lo sta pagando. Rientrava da un problemino al polpaccio, sia lui che Lovato hanno dato disponibilità ma non erano al massimo. Poi è andata bene, e sia Magnani che Dawidowicz hanno fatto bene. Adesso ho più opzioni, ho recuperato anche Cetin”.