Stefan Radu festeggia le sue 402 presenze con la maglia della Lazio. Il difensore romeno ha battuto ogni record stabilito in passato. Il primato era di Beppe Favalli che con le sue 401 presenze con la maglia biancoceleste è diventato un mito per i tifosi laziali. In settimana a Formello, la squadra e la società hanno celebrato con Radu questo suo importante traguardo.
Strakosha e Musacchio potrebbero lasciare la Lazio
Radu festeggia: “Lazio? Quando sono arrivato ero un ragazzino”
Esatto, era proprio un ragazzino Stefan Radu quando è arrivato a Roma 13 anni fa. Era il 2008 e il terzino proveniva dalla Dinamo Bucarest, squadra nella quale è cresciuto. Radu da quando ha indossato per la prima volta la maglia della Lazio ad oggi, ha vissuto tantissime avventure con il club, alcune più belle altre meno. 13 stagioni sono tante e sicuramente il giocatore ha visto molte delle evoluzioni che il club ha affrontato. In un’intervista Radu ha detto: “Sono orgoglioso di aver ottenuto questo record di presenze. Non avrei mai immaginato di raggiungere le apparizioni di Favalli con la Lazio. Mi ricordo quando sono arrivato a Roma. Ero un ragazzino solo e spaventato. Sono stato accolto molto bene da subito e piano piano sono diventato della famiglia biancoceleste. Quando sono arrivato alla Lazio, Pandev e Kolarov mi hanno insegnato tanto. Mi hanno fatto inserire velocemente nel gruppo. Il mio ruolo naturale è al centro della difesa. Poi sono stato spostato terzino sinistro”.
Un capitolo importante della carriera del difensore è sicuramente cominciato con l’arrivo di Simone Inzaghi. Il tecnico dal 2016 ha costruito un progetto solido che ha portato molti frutti tra cui la qualificazione agli ottavi di Champions: “Le finali dell’era Inzaghi sono state tutte belle. Sono partite fatte per vincere. Ne abbiamo perse tante, ma abbiamo vinto quelle che ci davano per sfavoriti. Abbiamo ribaltato i pronostici, soprattutto contro la Juventus. In quelle partite abbiamo fatto vedere a tutti di essere una grande squadra”.
La carica che trasmettono i tifosi
Stefan Radu si ritiene un giocatore fortunato anche perchè è circondato dall’affetto e dalla carica che trasmettono i tifosi: “Mi vengono i brividi quando i tifosi urlano il mio nome allo stadio. L’anno scorso l’Olimpico era quasi sempre sold out. Quei momenti mi sono rimasti dentro perché giocare in casa ci fa sentire protetti”.
Il giocatore ha poi ricordato uno dei giorni più belli da quando indossa la maglia biancoceleste e cioè il 26 maggio: “Il 26 maggio è stato il giorno più bello della mia carriera. Quando incontro Lulic ancora ne parliamo. Gli dico che di quella Coppa Italia se ne parlerà per sempre. La competizione ha avuto un peso enorme. Man mano che ci avvicinavamo alla finale ci rendevamo conto dell’importanza. La settimana prima dell’ultima partita è stata stressante perché volevamo fare bella figura e regalare ai tifosi il trofeo”. La società e i tifosi si augurano che Radu possa rimanere ancora per molti anni con la Lazio che ormai si è affezionata al suo numero 34.