Il Real Madrid trionfa nel clàsico e conquista la prima posizione ai danni del Barcellona. “Blancos” che come nella partita di andata (terminata 0-0) decidono di aggredire alto il Barça sin da subito creando molti problemi alla squadra di Setièn che però non rinuncia mai a costruire dal basso. Il Real marca a uomo, a differenza del Barcellona che applica la marcatura a zona. Zidane schiera un 4-3-3 sorprendendo tutti decidendo di dare fiducia a Vinicious e Marcelo che saranno i riferimenti per la fascia sinistra. Il Barcellona in fase di impostazione passa ad un 4-4-2 con De Jong e Vidal che hanno il compito di allargare la manovra permettendo a Semedo ma in particolare modo a Jordi Alba di sovrapporsi ed avere sempre un punto di riferimento in fase di spinta. Nel primo tempo sembra prevalere la scelta tattica dei catalani che si rendendo pericolosi al 20′ con Griezmann che non inquadra la porta da distanza ravvicinata. Nonostante il pressing aggressivo e continuo del Real, il Barcellona non rinuncia al palleggio lento e ragionato con De Jong e Busquets che alla prima occasione sono pronti ad imbucare per le punte. Proprio grazie ad un’imbucata alta, Messi ha l’occasione di portare avanti i catalani. Il tiro del 10 blaugrana è centrale e non causa problemi al portiere blanco. Il primo tempo si chiude con poche emozioni; la prima frazione di gioco è stata caratterizzata da intensi duelli a centrocampo e continue ripartenze. Ripartenze che il Real non ha saputo sfruttare, complice tante scelte sbagliate di Vinicious.
Gli uomini di Zidane escono meglio dallo spogliatoio. Dopo una fase di gara molto sterile e con bassi ritmi, il Madrid decide di inserire la quinta. Il Real assume il controllo del gioco. Sfiora il gol con un bellissimo destro a giro di Isco, parata sensazionale del portiere blaugrana Ter Stegen che riesce a metterla in angolo. Real che spinto dal proprio pubblico capisce che è il momento decisivo della partita, rimangono solo 25 minuti per tenere aperto il discorso campionato. Isco si rende ancora pericoloso; questa volta è Piquè che con un ottimo senso della posizione salva sulla linea e trattiene l’urlo di gioia dei tifosi del Real. E’ solo questione di minuti. Al minuto 71, Vinicious riceve sulla sinistra da Benzema, scarta il terzino blaugrana e defilato, complice una deviazione fondamentale di Piquè, buca un incolpevole Ter Stegen. Il Real è avanti. Continua a spingere ininterrottamente il Madrid. Spreca tante occasioni per raddoppiare , rischia di subire il pareggio però: De Jong imbuca perfettamente Messi. L’argentino viene rimontato da un inesauribile Marcelo che con un grande intervento riesce a togliere la palla all’argentino. Urla Marcelo, urla come se avesse segnato un gol.
Il Barça non c’è. Gli uomini di Setien, perdono troppi palloni in fase di costruzione permettendo al Real di creare pericoli in contropiede e solo Ter Stegen riesce a tenere a galla i blaugrana. Al minuto 90, esce dal campo un esausto Karim Benzema; partita di una qualità tecnica paurosa, il numero 9 del Real non ha sbagliato nemmeno una scelta di gioco e Zidane decide di far ricevere al francese la standing ovation del Bernabeu. Al suo posto entra Mariano Diaz che appena entrato, raccoglie bene un pallone sulla destra, entra in area e buca Ter Stegen ipotecando la vittoria del Real Madrid. “Blancos” che si riprendono il primato in classifica sorpassando il Barcellona. Grande assente della serata Leo Messi; l’argentino non ha mai inciso e ha perso ogni contrasto complice la diga difensiva che a Madrid porta il nome di Casemiro. Il Barcellona perde la battaglia ma la guerra per ottenere il titolo di campione di Spagna è ancora molto lunga.