Non è una novità che la Roma sia in cerca di tranquillità fra i pali, non lo è nemmeno che si sia attivata molto in tal senso. Sembra un’eternità quando appena nell’anno 2016/17 ne aveva due in quel ruolo, che di lì a poco sarebbero divenuti i migliori al mondo. Dopo Alisson e Szczesny, Olsen e Pau Lopez entrambi in staffetta con Mirante. Un ruolo delicato dal quale dipende tutto un reparto, necessariamente obbligato a trasmettere serenità. José Mourinho ha espresso la sua preferenza: tra i pali il connazionale Rui Patricio, gradimento superiore a Gollini dovuto alla sua esperienza.
Rui Patricio il portiere che piace a Mourinho
All’anagrafe Rui Pedro dos Santos Patrício, classe ’88, cresciuto nel settore giovanile dello Sporting Lisbona nel quale resta fino il 2018, collezionando ben 466 presenze in tutte le competizioni, prima di passare al Wolverhampton proprio nell’estate del 2018. Decisiva la sua parata su Griezmann contro la Francia in finale, immortalata in una statua nella sua città d’origine in Portogallo. Portiere di esperienza, bravo tra i pali e complessivamente completo nelle sue caratteristiche, più che discreto anche con i piedi, è dotato di una buona personalità che gli consente di comandare la difesa con una certa abilità. E ‘alto quasi 190 cm.
Ottimismo nella trattativa
Ironia della sorte, anch’egli “bravo” con i piedi, biglietto da visita con il quale si presentò il suo predecessore, Pau López. Brividi nel ricordo di ogni retropassaggio. Il Wolverhampton lo valuta 12 milioni di euro, Thiago Pinto non vorrebbe arrivare a quella cifra e, per il momento, ha presentato un’offerta più bassa, intorno ai 7/8 milioni. L’accordo con l’estremo difensore sembra sia stato raggiunto e ora bisognerebbe venirsi incontro sul lato economico. Sette coppe con lo Sporting Lisbona, due trionfi con il Portogallo all’Europeo del 2016 e nella Nations League del 2019, il giusto premio di fine carriera: lavorare con lo “Special One”. Garanzia tra giocatore, piazza e dirigenza.