Gara 1 del mondiale SBK all’Estoril incorona Jonathan Rea come campione del mondo SBK. Il nord irlandese della Kawasaki si aggiudica il sesto titolo mondiale della sua carriera, macinando un record dopo l’altro tra le derivate della serie. I suoi numeri sono impressionanti: sei titoli, 99 vittorie, 185 volte sul podio e 27 superpole. Nessuno come lui.
I preparativi per la festa iridata cominciano già al sesto giro della corsa, quando il rivalissimo Scott Redding deve alzare bandiera bianca. Scattato dal fondo dopo essere finito per terra in Superpole, il numero 45 si ferma all’improvviso con la Ducati non più funzionante. Probabilmente si tratta di un guasto al motore, ma al momento non abbiamo conferme.
A questo punto, a Johnny non serve né vincere né salire sul podio. Partito dalla quindicesima posizione, essendo anche lui scivolato in qualifica, il pilota Kawasaki non si prende rischi inutili, accontentandosi di rimontare fino alla quarta posizione. Si tratta comunque di una performance davvero notevole, visto che scattava dalla sesta fila.
SBK Estoril, ma chi ha vinto gara 1?
Mentre si consuma la battaglia finale per il titolo, Toprak Razgatlioglu vince in scioltezza la gara. Il giovane turco della Yamaha parte dalla pole e saluta la compagnia, con una prestazione che non vedevamo da molto tempo. Dopo il trionfo di febbraio in Australia, il numero 54 è sembrato un po’ perdersi per strada: in Portogallo lo abbiamo ritrovato.
Chaz Davies salva l’onore della Ducati, in quella che è la sua terz’ultima uscita con le vesti della casa bolognese. Il gallese ingaggia un bel duello con Rea e Garrett Gerloff per la seconda posizione, prevalendo nei giri finali. Il texano di Yamaha GRT conquista il secondo podio in carriera, battendo proprio il neo campione del mondo.
Ottima prova anche per Leon Haslam, quinto a seguito di una feroce battaglia con Alex Lowes ed il compagno di squadra Alvaro Bautista. Lo spagnolo vola poi per terra al ventesimo giro, regalando la terza posizione al neo promosso Ducati ufficiale Michael Ruben Rinaldi.
Ottava posizione per Xavi Fores, che si vuole congedare dal Team Puccetti con una nota alta. Loris Baz e Tom Sykes completano la top ten.
Parlando degli italiani, Federico Caricasulo e Matteo Ferrari non finiscono la gara. Il ravennate, al suo ultimo weekend con la Yamaha satellite, vola per terra nella seconda metà di gara, mentre il romagnolo di casa Barni Racing non prende nemmeno il via, causa un problema sulla sua Ducati Panigale V4R.