Scott Redding vince gara 2 a Magny Cours, e tiene in vita il mondiale SBK. Con il successo nella manche di oggi pomeriggio, l’inglese di casa Ducati ha ancora una chance di fermare la corsa iridata di Jonathan Rea, solo quarto in corsa. Il distacco tra i due in campionato si riduce a 59 punti: l’impresa per Scott è ai limiti dell’impossibile, ma perché non provarci?
Per Rea, invece, la trasferta portoghese sarà molto più facile. Non avrà la pressione di dover vincere ad ogni costo, facendo solo attenzione a finire sempre a punti. Johnny può puntare al sesto titolo mondiale già nella prima gara: ne riparliamo tra due settimane.
Loris Baz chiude al secondo posto l’ultima manche del round “di casa”, dimostrando di essere un maestro del bagnato. Chaz Davies completa il podio, in una giornata decisamente positiva per la Ducati. Michael Ruben Rinaldi, è sesto dietro alla prima Yamaha ufficiale, quella di Michael Van Den Mark.
Alex Lowes delude in settima posizione, dopo aver brillato nella Superpole Race. Garrett Gerloff, Toprak Razgatlioglu e Tom Sykes completano la top ten. Continua il buio della Honda, 13esima con Leon Haslam e 15esima con Alvaro Bautista. L’Ala Dorata lascia Nevers con le ossa decisamente rotte
Con l’undicesima posizione, Federico Caricasulo raddrizza in parte un weekend decisamente storto. Il confronto con Gerloff è spietato, specie in ottica di una promozione alla squadra Yamaha ufficiale. Sedicesima posizione per Samuele Cavalieri, che continua a fare esperienza sulla Ducati del Barni Racing.
SBK Magny Cours, la cronaca di gara 2
Rispetto al resto del weekend, le condizioni meteo di gara 2 sono abbastanza diverse. Ha smesso di piovere, ma le temperature dell’aria basse (siamo sui 13 gradi) non permetteranno alla pista di asciugarsi in tempi rapidi. Per questa ragione, tutti i piloti montano le gomme full wet.
Al via termina subito la corsa di Leandro Mercado. L’argentino del team Motocorsa scivola alla staccata della seconda curva, la Estoril. Il resto del gruppo scorre senza intoppi, con Rea in testa davanti a Lowes, Van Den Mark e Redding.
Dopo il primo giro, Scott è in terza posizione attaccato a Lowes, mentre Van Den Mark vien sfilato da Rinaldi, Davies e Loris Baz, il più veloce in pista in queste prime fasi. Redding supera Lowes al terzo giro, e comincia a soffiare sul collo di Rea. La sensazione è che la Ducati sia maggiormente a suo agio con poca acqua in pista, rispetto alle condizioni più estreme di gara 1.
Al quinto giro, Redding sorpassa Rea al curvone dopo la chicane Nurburgring. L’inglese approfitta di una traiettoria più larga del nord irlandese per infilarsi all’interno e passare davanti. Johnny ora deve guardarsi da Baz, che gira mezzo secondo più veloce del numero 1.
Xavi Fores cade al sesto giro, dopo aver perso il controllo della sua Kawasaki alla Complexe du Lycée. Lo spagnolo lascerà il Team Puccetti a fine 2020, e sta cercando una nuova sistemazione.
Davies supera Rinaldi al nono passaggio, evidenziando un passo gara davvero niente male. Può ambire ad un posto sul podio, dato che Rea e Baz sono a breve distanza. Il francese di Ten Kate, dal canto suo, è ormai attaccato a Johnny, e comincia a mettergli pressione. Il sorpasso avviene al 12esimo giro, con una bella manovra all’interno della Kawasaki al tornante dopo la chicane Imola.
Rea sembra in difficoltà con le gomme, come dimostrano alcune imbarcate e perdite improvvise dell’anteriore. Viene acciuffato da Davies in due giri, il quale lo passa in accelerazione all’uscita del tornantino Adelaide.
Redding mantiene un vantaggio di tre secondi su Baz, e nulla fa pensare ad un ricongiungimento. Che avviene tra Rea e Davies, con il campione in carica che sembra aver ripreso ritmo. A tre tornate dal termine sono separati da meno di mezzo secondo, facendo presagire ad una battaglia feroce per il terzo posto. Se Johnny sale sul podio, si aggiudica il mondiale qui a Magny Cours.
Ma le cose vanno diversamente. Rea perde l’anteriore due volte e desiste da qualunque attacco. Davies completa il podio con Baz ed il vincitore Redding, il quale ha ancora una residua speranza iridata all’Estoril. Da segnalare l’ottima 12esima posizione di Sylvain Barrier, il quale porta la sua Ducati del Brixx Performance a vincere la volata contro la Honda super ufficiale di Leon Haslam. Chapeau!