È la gara 1 che non ti aspetti, quella del mondiale SBK all’Autodrom Most. Jonathan Rea cade due volte e si ritira, la Ducati torna in lotta per la vittoria, e Toprak Razgatlioglu si riprende con gli interessi ciò che aveva perso ad Assen. Risorge Scott Redding, che contende al turco della Yamaha la vittoria fino all’ultimo giro, per poi finire secondo. Brillano i colori italiani: Andrea Locatelli è al secondo podio consecutivo, precedendo Michael Ruben Rinaldi ed un Axel Bassani strepitoso. Garrett Gerloff, Alvaro Bautista, Leon Haslam, Tom Sykes e Marvin Fritz concludono la top ten.
SBK Most: cosa succede in gara 1?
Il primo momento caldo della gara è il via. Razgatlioglu brucia il poleman Rea alla partenza, con Redding subito a seguirli. Scott è l’attore protagonista della prima fase di gara: il numero 45 supera i due avversari e si mette a comandare. Il ducatista prova ad allungare, mentre tra Johnny e Toprak si scatena un duello spettacolare fatto di sorpassi continui. I due pretendenti al titolo si scambiano la posizione più volte. Dietro di loro, la corsa è un’ecatombe, con cadute a ripetizione. Kohta Nozane, Alessandro Delbianco, Chaz Davies, Tito Rabat ed il duo Pedercini sono solo alcuni dei piloti che finiscono a terra su una pista insidiosa e ancora poco conosciuta. Scivola anche Karel Hanika, al suo debutto in gara in SBK. Ma al giro 13, alla lista delle cadute si aggiunge il nome che non ti aspetti, quello di Jonathan Rea. Nel tentativo di attaccare Razgatlioglu, Johnny perde l’anteriore e scivola alla chicane. Riparte in undicesima posizione, ma ha ormai perso la concentrazione. Tre giri più tardi, il Cannibale cade di nuovo, e si ritira.
SBK Most: Rea in Superpole di misura su Toprak
Volata finale per la vittoria
A lottare per il primo posto restano Razgatlioglu e Redding. L’alfiere Yamaha recupera il gap dalla Ducati, e la infila al giro 17. Scott non ci sta e replica subito dopo. L’ex campione BSB cerca di resistere, ma all’ultimo giro il numero 54 compie una magia, infilando la staccata decisiva al rivale. Questa vittoria pesa moltissimo in ottica campionato, perché di fatto cancella l’incubo di Assen, e riapre il mondiale. Sono solo in 14 i piloti che giungono al traguardo, rendendo questa gara 1 una vera e propria corsa ad eliminazione.
Immagine in evidenza di Yamaha Racing, per gentile concessione