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Scott Redding attacca la Supersport 300: “fa paura”

La morte di Dean Berta Vinales mette sotto accusa la Supersport 300, e tra gli avvocati “dell’accusa” troviamo Scott Redding. L’inglese della Ducati, ben noto per dire senza mezze misure ciò che pensa, ha criticato duramente la categoria, sostenendo che sia troppo pericolosa. Redding è reduce da un weekend positivo a Jerez, soprattutto in gara 2, dove ha lottato con Toprak Razgatlioglu per la prima posizione. Ma ha anche mostrato sensibilità per il tema della sicurezza, reso urgente dalla tragedia consumatasi in Andalusia.


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Scott Redding: cosa non va nella Supersport 300?

Nelle interviste al termine delle gare della Superbike, Redding ha attaccato la categoria più piccola delle derivate di serie: “Guardare queste gare mi fa paura“, ha detto Scott, “perché sono così vicini, tutti quanti, e mi fa paura solo a guardarle perché potrebbe accadere sempre qualcosa. Tempo fa avevi due persone in fuga ed altre 2/3 dietro, ora hai 15 persone attaccate, prima le gare si decidevano alle ultime curve, si dava il tutto per tutto alla fine, oggi invece i rischi si prendono già al primo giro, le domande dovrebbero porsi anche quando non succedono incidenti. Il margine di errore è minuscolo“. Redding sposa la tesi di altri piloti, i quali sostengono che questi campionati siano pericolosi per la velocità e per le bagarre troppo serrate. Ma non crede che la giovane età dei piloti sia un fattore di rischio. “Non ha niente a che fare con l’età né con la sicurezza, abbiamo sempre più fatalità con sempre più sicurezza“, ha aggiunto. “La differenza è che il livello è così alto e così simile che non c’è un attimo di pausa. Sono grandi gare, ma quando hai 15enni e 40enni con le stesse moto, c’è sempre alta tensione, a prescindere dall’età, e qualcosa può sempre accadere a qualsiasi momento“. Oltre alla 300, Redding faceva riferimento anche alla Moto3, che ha gli stessi problemi. Lo abbiamo visto al Mugello, dove Jason Dupasquier ha perso la vita allo stesso modo di Dean Berta Vinales.

Una categoria sotto accusa

Come dicevamo, non è solo Scott Redding ad attaccare la Supersport 300. Anche Loris Baz ha avuto da ridire al termine del weekend di Jerez: “Questo non è il momento migliore di parlare, ma la Supersport 300 è la categoria più pericolosa di sempre“, ha accusato il francese a GPOne. “Io non la guardo nemmeno, perché c’è da aver paura. Tra l’altro il fratello del mio preparatore ci ha corso, ha lasciato dopo tre gare perché triste ed impaurito, senza aver imparato nulla. Le moto hanno tutte le stesse prestazioni, non riesci a fare la differenza, di conseguenza ti ritrovi nei grupponi e poi succede quello che speri non accada. Personalmente, la 600 è meno pericolosa“.


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