Al GP di Jerez fa il suo ritorno Stefan Bradl, ma in veste diversa. Se fino al GP di Doha lo abbiamo visto in veste di sostituto di Marc Marquez, con il ritorno del catalano il figlio d’arte ha ripreso le mansioni di collaudatore. Tuttavia, HRC ha deciso di dargli un “gettone” di presenza in gara, iscrivendolo al GP di Spagna come wild card. Alla guida di una RC213V con i colori “aziendali”, il tedesco ha ben impressionato il venerdì, entrando nella top ten combinata che gli è valso l’accesso diretto alla Q2.
Stefan Bradl: com’è andato il suo sabato a Jerez?
Il suo momento di gloria è arrivato nella FP3. Grazie ad un buon time attack, Bradl ha concluso il turno con il terzo tempo combinato, cosa che gli ha consentito l’accesso diretto alla Q2. È l’unico pilota dell’Ala Dorata (assieme a Takaaki Nakagami) ad essere entrato nella seconda qualifica, dopo che i due ufficiali Marquez e Pol Espargaro hanno mancato l’accesso. Nella FP4, Stefan ha lavorato in ottica gara, ma soprattutto, ha raccolto dati e sensazioni per impostare la moto 2022 (che poi è il vero motivo della sua presenza a Jerez). Poi, è arrivato il momento di conquistare il posto in griglia: con un giro condizionato dal traffico in pista, Bradl ha strappato il 12esimo tempo. Nella gara di domenica partirà dalla quarta fila.
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“Il sabato è andato bene, soprattutto le FP3“, ha dichiarato il tester a fine giornata. “Abbiamo lavorato molto per decidere quale telaio usare nelle prove, ed abbiamo fatto un gran lavoro nelle FP3 con il terzo tempo. Purtroppo, la Q2 non è andata come previsto, perché mi sono ritrovato nel traffico. Avremmo potuto essere più vicini, ma siamo lì, a mostrare il nostro potenziale che non è male. Domani dobbiamo solo divertirci e mostrare cosa sappiamo fare. Sono felice di come il team sta lavorando questo weekend e di cosa siamo riusciti a fare“.
Immagine in evidenza di HRC, per gentile concessione