― Advertisement ―

spot_img

Superbike, Mandalika: Toprak vince gara 2 ma è Bautista a festeggiare

Il mondiale Superbike assegna il titolo 2022 in gara 2 a Mandalika. Alvaro Bautista voleva festeggiarlo vincendo la manche, ma nulla può contro Toprak...
HomeMotoriStephane Ratel in allarme: GT3 a rischio estinzione?

Stephane Ratel in allarme: GT3 a rischio estinzione?

La GT3 è una categoria che sembra scoppiare di salute, eppure Stephane Ratel appare molto preoccupato. L’ex pilota, inventore della massima categoria nel panorama attuale del Gran Turismo, non ha nascosto che la classe corre molti pericoli, causati dalla piega che sta prendendo tra i costruttori. In un’intervista a Motorsport.com, il belga ha esposto le sue ragioni, e spera di trovare presto una soluzione per salvaguardare la sua creatura.

Stephane Ratel teme per la sua GT3: cos’è che lo preoccupa?

Ratel vede il pericolo da due fronti: il primo è quello della stretta attualità, il secondo viene dal futuro. Parlando del qui ed ora, il promoter teme che la sua serie possa essere snaturata dalle case, che stanno partecipando in massa alla categoria. Lo spirito originario della GT3 era quella di mettere insieme le gran turismo più esclusive, prepararle un minimo e schierarle in pista, dando possibilità ai piloti professionisti ma anche agli amatori. Tuttavia, il grande successo dei primi tempi ha coinvolto numerosissimi costruttori, che si sono impegnati con tutte le risorse. Passare da vetture di serie elaborate a mostri da gara omologati per la strada è un attimo, a queste condizioni. Il risultato finale è trasformare la GT3 in una classe di prototipi dai costi improponibili, e con pochissime vetture al via. Ratel sostiene che questo fenomeno è già accaduto in passato, dalla GT1 (che lui stesso gestiva) alle TC1 del WTCC.

L’effetto Le Mans

L’altra preoccupazione per Ratel è la 24 ore di Le Mans. Nel 2024 la Sarthe abbandonerà le GT Endurance per accogliere le GT3, e questo sta richiamando in massa le case costruttrici. Il belga sottolinea che questo fatto comporta due rischi: uno è quello della prototipazione della classe, di cui abbiamo parlato prima. In secondo luogo, potrebbe portare all’omologazione di vetture tanto diverse, che rischiano di non essere compatibili tra loro. La GT3 non ha un regolamento di base, e pone vincoli limitati quali motori di serie e potenze dell’ordine di 500-600 CV (aggiustabili con le flange all’aspirazione). Per la categoria può essere accolta una Ferrari 296 GTB, dal costo di 300 mila euro, ma anche una Ford Mustang, che al listino non supera i 40 mila. Sportivamente, le due vetture possono coesistere, ma cosa succede se la Mustang “economica” batte regolarmente la costosa Ferrari? Ratel teme che questo “socialismo” sportivo possa alla lunga spingere le grandi marche a lasciare, a meno di non ottenere concessioni speciali. Dalle parole rilasciate a Motorsport.com, Ratel sembra essere convinto che il concept GT3 sia destinato ad avere vita breve, e sta già rivolgendo la sua mente altrove. La GT2 sarà, secondo lui, la categoria del futuro, con zero case ufficiali e vetture dello stesso segmento. Il futuro ci dirà quale delle due specie sopravvivrà alla selezione naturale.


Ford Mustang diventa un GT3: presentato il programma ufficiale