È finita l’estate anche per il mondiale Superbike, che oggi conclude le prove libere del round di Francia a Magny Cours. Sul tracciato d’oltralpe le derivate di serie arrivano ad un nodo cruciale della stagione, in quanto questa tappa rappresenta il giro di boa. Ma andiamo con ordine e vediamo chi primeggia tra Rea, Razgatlioglu, Bautista e compagnia bella.
Superbike, Francia: cosa succede nelle prove libere?
Le FP1 sono poco indicative, in quanto guastate dal meteo. Il primo quarto d’ora è in condizioni di asciutto, ma poi un temporale allaga il tracciato un tempo concepito per la Formula 1. L’acquazzone smette abbastanza in fretta, ma la pista rimane bagnata fino alla bandiera a scacchi. Alex Lowes ha la fortuna di segnare il tempo sull’asciutto, ed è il primo leader della giornata. La prima fila virtuale è completata da Michael Ruben Rinaldi e da Toprak Razgatlioglu, il quale paga più di tre decimi dal numero 22. Alvaro Bautista non è sul terreno più congeniale per la Ducati, tuttavia artiglia un quarto crono che non è male. Il distacco però è di un secondo da Lowes. Andrea Locatelli è il quinto di classifica, con tanto di scivolata nel finale. Axel Bassani, Philipp Oettl, Xavi Vierge, Scott Redding e Luca Bernardi chiudono la top ten. Tutti gli altri fanno segnare un tempo con la pista bagnata, e prendono distacchi importanti. Jonathan Rea non compie nemmeno un giro sull’asciutto, e termina con il 19esimo posto. Poco male: Johnny qui conta nove vittorie, ed è un vero lupo di mare. Tra i piloti “bagnati” c’è anche Roberto Tamburini, il quale termina 18esimo con oltre nove secondi di distacco. Tre rider non firmano nemmeno un tempo, preferendo rimanere ai box e non rischiare nulla. I nomi sono quelli di Garrett Gerloff, Loris Baz ed Eugene Laverty. Segnaliamo il 14esimo tempo dello spagnolo Oscar Gutierrez, al debutto con la Kawasaki del Team Pedercini.
La seconda sessione di prove libere
Per le FP2, arriva una notizia buona ed una cattiva. La buona notizia è che le condizioni del tracciato sono stabili, la cattiva è che sono bagnate. Se ne accorge Alvaro Bautista, che cade in curva 15 senza tuttavia far male a sé e alla moto. Lo spagnolo appare in difficoltà su un terreno invece congeniale a Jonathan Rea. Il nordirlandese sale in cattedra e rifila un secondo a tutti. Il primo inseguitore è Axel Bassani, altro “squalo” della Superbike (vi ricordate dell’anno scorso a Barcellona?). Alex Lowes, leader della mattinata, è terzo al pomeriggio. Rinaldi si conferma veloce: è quinto a soli tre decimi dal caposquadra, e con qualche certezza in più sulla riconferma, almeno stando a quanto sostiene radio paddock. Garrett Gerloff, Scott Redding, Kohta Nozane, Michael Van Den Mark e Toprak Razgatlioglu completano la top ten. Stupisce vedere “Stoprak” là dietro: il bagnato non sembra stargli troppo a genio, anche se tre secondi dalla vetta sono decisamente troppi. Magny Cours non è forse la pista ideale per la Yamaha, o forse è più congeniale alla Kawasaki. Andrea Locatelli è subito dietro al caposquadra, undicesimo e a pochi centesimi dal campione del mondo. Sono invece lontanissimi Luca Bernardi e Roberto Tamburini, addirittura fuori dal 105%. Il sanmarinese è tra i piloti caduti in questo turno, assieme a Bautista ed a Gerloff, il quale demolisce la Yamaha a tal punto da far esporre la bandiera rossa.
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