Bentornati al Mondiale Superbike, che oggi conclude le prove libere in quel di Jerez. Siamo nel fronte “caldo” della stagione, con una serie di round settembrini che potrebbero essere decisivi per una lotta mondiale sempre più accesa. Jonathan Rea o Toprak Razgatlioglu? Uno dei due vincerà il mondiale di quest’anno. La classifica mondiale parla turco, ma il campione del mondo è sempre lì. Ma prima, vediamo cosa succede in questa prima giornata.
Superbike: cosa succede nelle prove libere a Jerez?
La FP1 del mattino non è accolta dal classico sole spagnolo (anche perché siamo a settembre). Molte le novità in pista: Eugene Laverty sostituisce l’infortunato Tom Sykes, in seno alla BMW. Ritorna Marvin Fritz, alla sua seconda wild card con la Yamaha YART. Infine, c’è Andrea Mantovani, iscritto come wild card su una Kawasaki del 2019 ex Razgatlioglu. Ed è proprio il turco, in sella alla Yamaha factory, a firmare il primo crono di questa giornata. “Stoprak” precede di appena 86 millesimi Michael Ruben Rinaldi, velocissimo in questo inizio di weekend. Dopo la vittoria del Montmelo in gara 2, il riminese appare rinvigorito. Rea si prende due decimi e mezzo dal rivale, ed è terzo. All’inizio del turno, però, il copione era invertito: Johnny aveva effettuato una serie di tornate migliori rispetto al rivale, che però cambia passo nel finale, girando costantemente sull’1’40” basso. Alex Lowes è ottimo quarto, pur con un polso rotto, davanti a Leon Haslam. Andrea Locatelli porta la Yamaha ufficiale al sesto posto, su una pista che conosce bene fin dai tempi della Moto3. Scott Redding è solo ottavo, dietro alla BMW di Michael Van Den Mark. Garrett Gerloff e Axel Bassani chiudono la top ten. Ottimo rientro per Loris Baz, che sulla Ducati GoEleven di Chaz Davies fa l’undicesimo crono, davanti ad Alvaro Bautista. Ventesima posizione per Laverty, a precedere il duo italiano di Samuele Cavalieri e Andrea Mantovani.
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La seconda sessione di prove libere
Nelle FP2, Rea si prende la rivincita su Razgatlioglu, alla stessa maniera. Se Toprak si prende la testa delle FP1 con un tempone nei minuti finali, Johnny fa lo stesso nel pomeriggio, scendendo sotto il minuto e 40. Con 1’39″671, l’esacampione rifila ben sette decimi al rivale, il quale gira più piano della mattinata. Sembra che la Yamaha vada meno con il rialzo delle temperature, ma può anche dipendere dalle gomme. A Jerez, Pirelli ha portato una nuova mescola di sviluppo, denominata A0674 per l’anteriore e A0415 per il posteriore. È a metà strada tra la morbidissima SCX e la SC0, e sembra piacere molto a Rea. Rinaldi si conferma velocissimo anche nella sessione pomeridiana, ma paga quasi quattro decimi dal “Cannibale”. Scott Redding, con un colpo di reni, risale al quarto posto, dietro al sorprendente (e disoccupato) Leon Haslam. L’inglese della Honda precede anche qui Alvaro Bautista, che almeno risale dalla 12esima alla quinta posizione (lo spagnolo conta anche una caduta, senza conseguenze fisiche). Razgatlioglu è solo settimo, sopravanzato anche da un Alex Lowes sofferente. Chiudono la top ten Locatelli, Gerloff e Van Den Mark. Laverty riduce il gap dall’olandese a quattro decimi, in 13esima posizione. Davanti a lui Axel Bassani mantiene una condizione top ed è undicesimo, e anche Baz non va affatto male. Ventesima posizione per Samuele Cavalieri, subito davanti ad Andrea Mantovani. Il ferrarese si sta comportando davvero bene, nonostante una moto vecchia di due anni ed una scarsa conoscenza del tracciato di Jerez.