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Superbike, la seconda giornata di test a Misano

Si concludono i test del mondiale Superbike a Misano Adriatico, con la seconda sessione. I piloti di Ducati e Yamaha hanno concluso una due giorni di lavoro baciata dal sole, raccogliendo dati interessanti in ottica dell’inizio della stagione, previsto per maggio. Ci eravamo lasciato con il dominio di Toprak Razgatlioglu nella prima giornata, con una R1 che sembra in forma strepitosa. Riuscirà la Ducati a riprendere il primato sulla pista di casa? Lo scopriremo in questo articolo.


SBK 2021, la prima giornata di test a Misano


Superbike, com’è andata la seconda giornata di test a Misano?

Razgatlioglu ha ripreso da dove aveva lasciato, primeggiando nella mattina. Ma alla fine del turno, è suonata la carica di Michael Ruben Rinaldi, che ha segnato un strepitoso 1’33″688. Con questo tempone, vicinissimo al record del circuito, il riminese ha scavalcato Toprak e ha mostrato di aver preso in mano la Panigale ufficiale (grazie anche ai dati di Bautista). Michael ed il giovane turco sono stati gli unici ad essere scesi sotto il minuto e 34.

Garrett Gerloff ha confermato le buone impressioni che aveva fatto lo scorso anno. Lo statunitense ha chiuso questa seconda giornata con il terzo tempo, a soli 4 decimi da Rinaldi. Ha fatto meglio di Scott Redding, quarto a sette decimi dalla vetta, e soprattutto di Andrea Locatelli, con la seconda R1 factory. L’iridato Supersport ha girato in 1’34″7, un decimo meglio della Kawasaki Puccetti di Lucas Mahias. Hanno chiuso la classifica gli esordienti, con Axel Bassani in testa. Il pilota di Parti ha girato 1.2 secondi più lento della vetta, rifilando due decimi ad un Kohta Nozane in crescita, e quattro all’ex MotoGP Tito Rabat. Con 1’37″711, Philip Oettl è stato il più veloce tra i piloti Supersport, a precedere Steven Odendaal e l’altro giovane turco, Can Oncu.

Non sono mancate le cadute in questa sessione di test. Michael Ruben Rinaldi e Toprak Razgatlioglu hanno registrato una scivolata a testa, senza conseguenze. L’evento più serio è stato quello occorso a Christophe Ponsson, il quale ha letteralmente lanciato la sua Yamaha oltre le barriere. Nessuna conseguenza fisica per il francese, ma la moto è distrutta, a tal punto da non poter più girare. Ponsson correrà tutto il mondiale con il Gil Motorsport, squadra gestita da suo padre, e che disporrà del supporto tecnico e logistico del prestigioso team Alstare di Francis Batta, che ritorna nella serie per la prima volta dal 2014.