La Superlega ha fatto solo rumore, tanto rumore, e pochi fatti. Se ne sono accorti immediatamente gli stessi club che l’hanno in messa in piedi in fretta e furia andando contro tutti i principi dello sport. Se ne sono accorti i presidenti, gli allenatori e i dirigenti sportivi che hanno bollato questa lega come rappresentante dell’anticalcio. E se ne sono accorti anche i tifosi. Soprattuto in Inghilterra, la patria del fideismo calcistico e della passione dei colori, hanno alzato la voce riuscendo ad ottenere quelli che volevano: la fine della Superlega. Ma non tutte le squadre inglesi hanno rispettato la voce del cuore dei propri supporters, ad esempio l’Arsenal ha commesso più di una gaffe in questa assurda e triste storia, che costerà caro al proprietario Stan Kroenke.
Arsenal: coma ha gestito la questione Superlega?
A differenza di Chelsea, City e United la dirigenza dell’Arsenal non ha brillanto dal punto di vista della gestione, tanto da cambiare opinione e umore in poco più di 48 ore. La dirigenza dei Gunners aveva esordito in pompa magna con un comunicato pubblicato quando la bufera della Superlega aveva superato i confini europei. “Siamo uno dei dodici club fondatori della Superlega Europea“. Un comunicato asciutto che ha gettato nello sconforto i tifosi, ma che non li ha del tutto smobilitati. Tanto che a distanza di poche ore delle dimissioni del Ceo dell’Arsenal Vankatesham dall’ECA, arriva un tweet diametralmente opposto a quello di poche ore prima. “Abbiamo fatto uno sbaglio e chiediamo scusa per questo“. I tifosi dei Gunners hanno vinto ma non è tutto.
Arsenal, i tifosi chiedono le dimissioni del presidente
Stan Kroenke, come è lecito aspettarsi, è stato il bersaglio delle critiche dei tifosi. Ma questi ultimi non si sono fermati ad accusarlo, gli hanno detto chiaramente di rassegnare le dimissioni per la faccenda Superlega. Contro l’Everton, gara prevista per venerdì 23 aprile, i tifosi dei Gunners hanno preparato una protesta collettiva contro Kroenke per chiedergli le dimisioni e la cessione a terzi del club.