Il primo degli episodi classificati con cinque stelle dagli organizzatori è un ritorno a uno dei traguardi in montagna più difficili nel ciclismo dopo tre anni. La tappa 14 del Giro d’Italia arriva sul Monte Zoncolan e può mettere fine a tanti sogni, distruggere la gara di alcuni favoriti, e stimolare altri.
Tappa 14 del Giro D’Italia: come sarà il percorso di oggi?
Il varo sarà ospitato dal Comune di Cittadella. Castelfranco Veneto è il secondo punto del percorso che inizialmente si sviluppa su terreno pianeggiante. Da qui arriva il campione del mondo 2008 Alessandro Ballan, così come l’attuale direttore sportivo della Ineos Grenadiers, Matteo Tossato. Più avanti sul percorso si trova Caneva, dove si trova un museo del ciclismo, e poco più avanti la leggera salita al Castello di Caneva (3,4 km; 3,8%). Dietro il bonus di Meduno, emergerà il lago di Redona. La prima sfida di giornata sarà il Monte Rest (10,5 km; 5,9%), carrabile di seconda classe, ma con possibilità di sfoltire il gruppo. Una discesa tecnicamente impegnativa ci porterà nella valle del Tagliamento dove c’è una breve salita di circa 1.500 metri e una pendenza media del 9%, dove non c’è premio montagna. Il secondo bonus è ai piedi della salita finale, ad Arta Terme, città termale con due chiese del XV secolo.
L’arrivo
C’è poi solo l’ultima salita, l’impegnativo Monte Zoncolan, salito per la settima volta nella storia del Giro d’Italia, ma per la seconda volta da Sutrio. Lla prima volta è stato nel 2003, quando la montagna fece il suo debutto sulla Corsa Rosa. In precedenza, nel 1997, è apparsa nel tour del Giro Rosa . Il vialetto sul Monte Zoncolan da questo lato è più lungo di circa quattro chilometri, ma meno ripido: la pendenza media è dell’8,5% invece che dell’11,9%. La strada è anche più larga di quella da Ovaro. I primi nove chilometri sono l’occasione per dettare un ritmo deciso dalle squadre favorite ricche di centrocampisti, perché qui la pendenza è stabile, oscillando intorno all’8%. Per il chilometro e mezzo successivo la strada cederà leggermente per riprendere a salire per gli ultimi tre chilometri. Qui la media è del 13% e il culmine sarà qualche centinaio di metri prima del traguardo. Lì, la ripida pendenza raggiungerà il 27% e su un tratto di 500 metri – il 20%.
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Pronostico e favoriti
I favoriti non possono sprecare questa occasione, quindi possiamo aspettarci la lotta dei più forti, soprattutto negli ultimi tre chilometri. Le differenze possono essere contate in pochi minuti se qualcuno viene colto rapidamente da una crisi. La salita finale sarà la sfida più dura finora al Giro d’Italia, quindi dovrebbe spiegare la forma dei favoriti in terreno montagnoso. Dopo qualche chilometro diradamento, gli ultimi tre sono l’occasione perfetta per partire. Egan Bernal (Ineos Grenadiers) ha volato finora al Giro d’Italia nei momenti chiave, ed è alle calcagna di Alexandr Vlasov ( Astana – Primo Ministro Tech), che lo scorso anno ha fatto bene su un simile Alto de l’Angliru durante la Vuelta e l’Espana . Quest’anno, anche l’allora vincitore di tappa Hugh Carthy (EF Pro Cycling) si è unito al Giro d’Italia e tre anni fa allo Zoncolan, Simon Yates (Team BikeExchange) è finito proprio dietro Froom. La pista potrebbe mettere fine ai sogni di Attila Valter ( Groupama-FDJ ), e l’enigmatico Romain Bardet ( Team DSM ) deve ancora dimostrare di essere giustamente annoverato tra i favoriti. Il terzo concorrente della classifica generale, Damiano Caruso (Bahrain Victorious), difenderà dai giovani.