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Tecnica MotoGP: le nuove “ali” della Ducati

La MotoGP sarà in parte congelata nei regolamenti, ma la fantasia tecnica, soprattutto in casa Ducati, non manca mai. Mentre il team ufficiale affronta le sessioni di prove libere, mettendosi in luce soprattutto nel venerdì sera, il reparto ingegneristico è al lavoro per migliorare sempre più la Desmosedici. Nei test di due settimane fa, Jack Miller, Pecco Bagnaia ed il tester Michele Pirro hanno provato una nuova carena che sembra molto interessante, nonché complessa. Osserviamola più da vicino, per cercare di capire quali sono i suoi segreti.

Tecnica MotoGP: cosa sta provando la Ducati?

Sulle Desmosedici GP21 sono apparse delle carene nuove, le quali presentano un profilo molto più complesso del solito. Nelle zone laterali troviamo due appendici, di cui quella inferiore ha un aspetto bizzarro, che nasconde un qualcosa di rivoluzionario. Infatti, questo device non sembra affatto un’aletta, e assomiglia di più ad un deviatore di flusso tipo quelle strane forme a pettine che si vedono sulle pance laterali delle monoposto di formula 1. C’è chi sostiene che questi siano un espediente per lavorare sull’effetto suolo, aggiungendo ulteriore grip aerodinamico alla moto. Il principio è quello di portare più aria possibile sotto il mezzo, in modo da creare un effetto ventosa che schiaccia la moto al suolo. Se le cose stanno così, la Ducati conferma di essere un passo avanti rispetto agli altri costruttori, almeno nella ricerca tecnica.

Si abbassa anche davanti!

L’altro lavoro compiuto da Ducati nei test in Qatar è il dispositivo holeshot. Rimane quello installato al posteriore, che ormai ha perso la funzione di facilitatore delle partenze per diventare un vero e proprio correttore d’assetto. Ora la Desmosedici ha anche in dotazione un device che “schiaccia” la forcella, un sistema per certi versi simile a quelli di uso comune nel motocross. L’impianto offre due vantaggi: il primo è quello di abbassare la moto, riducendo la tendenza all’impennata tipico della partenza, mentre il secondo è di rendere la ruota anteriore più “verticale”, aggiungendo del peso statico sul davanti. Infatti, le forcelle non sono mai perfettamente perpendicolari, ma sono leggermente inclinate.

Insomma, anche quest’anno la casa di Borgo Panigale si conferma piena di idee per soluzioni innovative. Attendiamo il responso della pista.

Immagine di Red Bull Content Pool, per gentile concessione