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Test Losail, day 2: adesso tutti in pista

La MotoGP fa l’appello a Losail per il day 2 dei test ufficiali, e tutti o quasi rispondono presente. Dopo la sessione di ieri, dedicata ai tester ed all’orientamento dei rookie, ora è il momento dei piloti ufficiali prendere le misure della nuova stagione. Ci sono tutti: oltre ai debuttanti e ai collaudatori, girano in pista tutti i protagonisti della stagione che verrà. Pol Espargaro debutta con i colori Honda, Valentino Rossi con quelli Petronas, Danilo Petrucci in KTM. Oltre alla squadra Ducati ufficiale nuova di zecca. L’unico che manca all’appello è Marc Marquez, ancora alle prese con l’infortunio al braccio. Ma le premesse di una giornata interessante ci sono tutte. Ecco com’è andata.


MotoGP: iniziano i test di Losail


Test Losail, chi ha svettato nei tempi nel day 2?

Il vento ha continuato a soffiare in maniera decisa sul circuito di Losail, ma meno rispetto alla giornata di ieri. Comunque i tempi non si sono discostati troppo dalla prima sessione, complici le condizioni dell’asfalto non ideali.

La classifica dei tempi ci dice Aprilia. Dopo aver saltato la giornata di ieri, Aleix Espargaro ha preso subito in mano la RS-GP 2021 ed ha ottenuto il miglior tempo, con 1’54″687. Il pilota di Granollers ha rifilato due decimi e mezzo a Stefan Bradl, che ha continuato a ben impressionare sulla Honda ufficiale. In questa sessione l’altro Espargaro, Pol, ha debuttato sulla RC213V, dando l’impressione di non avere riscontrato troppi problemi di adattamento. Polyccio non è stato però velocissimo: è solo 17esimo, a 1 secondo dal fratello maggiore.

Joan Mir ha portato la Suzuki ufficiale al terzo posto, a meno di tre decimi da Aleix. Il campione del mondo ha finito davanti alla prima delle Ducati, quella del neo promosso ufficiale Jack Miller. Per trovare la prima Yamaha dobbiamo scendere alla settima piazza, dove Franco Morbidelli si è confermato leader della formazione. “Morbido” ha subito un distacco di quasi mezzo secondo dall’Aprilia, ma ne ha quasi uno di vantaggio su Maverick Vinales, nono, e più di mezzo secondo su Valentino Rossi e Fabio Quartararo, 14esimo e 15esimo rispettivamente. Non comincia benissimo l’avventura del “Dottore” in seno a Petronas.

Con il quarto crono, Miguel Oliveira è stato il migliore dei piloti KTM. Brad Binder è scivolato a metà turno, Danilo Petrucci è sembrato in affanno sulla RC16, non andando al di là del 23esimo posto. Caduta anche per Francesco Bagnaia, alla sua pria volta da ufficiale Ducati, e per Alex Marquez. Tra i rookie il più veloce è stato Jorge Martin, 18esimo a meno di un secondo e mezzo da Espargaro. Lo spagnolo di casa Pramac ha battuto di quasi mezzo secondo Enea Bastianini, “vincitore” ieri del rookie test. In affanno Luca Marini, 24esimo a 2.4 secondi dalla vetta.

Le novità tecniche

I tempi sul giro, per quanto “facciano notizia”, sono poco indicativi nei test. Più interessante andare a scoprire le novità tecniche, che non mancano pur essendo in tempi di freezing e di risparmio. La Ducati sfrutta il “gettone” del cambio di carena (consentito solo una volta per tutta la stagione) per lavorare sull’aerodinamica, per tenere la ruota anteriore il più possibile a terra senza far intervenire l’anti wheeling, che toglie potenza al motore.

Sulla moto laboratorio di Michele Pirro si notano delle carene laterali più rastremate ai lati del radiatore, forse per ridurre la resistenza all’avanzamento. Ma la novità più vistosa sono le feritoie laterali, che servono a convogliare l’aria nella parte inferiore e generare carico. Infine, sulla moto hanno montato un lettore laser, che serve a calibrare il correttore di assetto evoluzione dell’ormai famigerato dispositivo holeshot. L’impianto è di tipo meccanico, dato che il regolamento vieta l’uso di dispositivi a controllo elettronico.