L’Italia calcistica piange una grave perdita. All’età di 59 anni, è scomparso Toto’Schillaci, indimenticabile bomber della Nazionale ai Mondiali del 1990 conquistando la classifica cannonieri con sei reti, oltre alla Scarpa d’oro e il secondo posto nel Pallone d’oro dietro a Lothar Mattheus. Da tempo lottava contro un male incurabile che nelle ultime settimane era tornato a farsi aggressivo fin a far precipitare la situazione in maniera irreparabile.
LA CARRIERA DI TOTO’SCHILLACI: DAL MESSINA AL GIAPPONE
Nato a Palermo il 1 dicembre 1964, Salvatore Schillaci entra nel calcio professionistico nel 1982 indossando la maglia del Messina, con il quale rimane sette anni tra C2, C1 e Serie B(tre stagioni), totalizzando 256 presenze e 77 gol.
Uno score che gli vale il salto in Serie A, alla Juventus, segnando 36 gol in 132 gare tra campionate e coppe con la vittoria di Coppa Uefa e Coppa Italia. Nel 1992 il trasferimento all’Inter, dove rimane due stagioni per un totale di 36 presenze e 12 gol. Quindi lascia l’Italia per tentare l’avventura in Giappone, allo Jubilo Iwata, dove in quattro stagioni colleziona 93 presenze e 65 reti vincendo anche il titolo nazionale. In terra nipponica sarà la sua ultima avventura da giocatore professionista.
Le prestazioni fornite con la Juventus non passano inosservate all’allora ct dell’Italia, Azeglio Vicini, che lo convoca per il torneo iridato del 1990 dove con le sue sei reti trascina letteralmente la Nazionale al terzo posto vincendo il titolo di capocannoniere.
IL CORDOGLIO DELLA FIGC
Il Presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha voluto dedicare un pensiero per la scomparsa dell’ex attaccante azzurro: “Le esultanze incontenibili, nelle quali il suo volto era simbolo di gioia condivisa, resteranno per sempre patrimonio comune del calcio italiano. Totò è stato un grande calciatore, simbolo di tenace volontà e di riscatto, ha saputo emozionare i tifosi azzurri perchè il suo calcio sapeva di passione. E proprio questo spirito indomito lo ha fatto apprezzare da tutti e lo renderà immortale”