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Totti “Ambassador” Milano Cortina 2026

“Peccato il ritardo, allenarti sarebbe stato un piacere” le parole dello “Special One” che risponde all’intervista del capitano. Già, parole di grande stima e rispetto fra i due, icone di un calcio presente, passato e futuro. In occasione del secondo anniversario dall’assegnazione dei Giochi invernali all’Italia, avvenuta il 24 giugno del 2019 a Losanna, la presentazione è stata fatta nel Salone d’Onore del Coni. Francesco Totti sarà il nuovo “Ambassador” delle Olimpiadi Invernali Milano Cortina che si svolgeranno nel 2026, assieme a lui la campionessa di scherma paraolimpica Bebe Vio ed un dream team di cui fanno parte Federica Pellegrini, Alberto Tomba e Deborah Compagnoni. Il capitano risponde alla sua maniera alle domande, schietto come sempre, senza tralasciare malintesi.

Totti “Ambassador” e l’importanza dello sport nelle scuole

Due anni da quel pomeriggio in cui l’Italia conquistò l’Olimpiade 2026. L’Olimpiade italiana ha presentato infatti i suoi testimonial Bebe Vio, Cristiana Capotondi e Francesco Totti, ma anche il suo protocollo di intesa con il Ministero dell’Istruzione. Cinque anni per costruire Milano-Cortina. Insieme. Un evento che sarà seguito da molte persone, che non viva solo 15 giorni, ma che abbia a che fare con un elaborato “precedente” e che lasci un rigoglioso “seguito”. Il primo progetto che riguarda la Mascotte dei Giochi, sarà disegnato dagli studenti di medie e superiori con relativo bando e concorso. Milano Cortina school day. Quindi un tour dei grandi campioni olimpici e paraolimpici nelle scuole. Infine Wonder Kids per scoprire i futuri campioni paraolimpici. Obbiettivo: il valore educativo dello sport.

Totti Mourinho: speravo fosse amore

Francesco Totti risponde con serenità ed alla sua maniera, schietto, con ironia, la chiave di lettura di ogni sua apparizione pubblica. Non tralascia nulla. Parole di grande stima e rispetto nei confronti di Josè Mourinho, con il quale si sarebbe allenato volentieri da giovane. “Mourinho? Quando arriverà dirà quello che pensa. Abbiamo preso l’allenatore più forte al mondo. Se mi sarebbe piaciuto farmi allenare da lui? Quando ero più giovane sì”. Non si è fatta attendere la replica di “Mou” per il quale non sono coincisi solamente i tempi giusti. Ed ancora sull’Europeo, con la speranza si arrivi fino in fondo, fino ai contatti con la nuova dirigenza: “Non ho parlato con nessuno con la Roma e non ci sarà nessun ruolo per me. Se mi aspetto una chiamata dalla società? Ho il telefono spento”. Sereno, schietto, con l’autoironia che lo ha sempre contraddistinto.