Wout van Aert (Jumbo-Visma) è stato il primo pilota a vincere due tappe nel 107 Tour de France-2020.
È anche la sua seconda vittoria nel dipartimento del Tarn quando si è imposto ad Albi lo scorso anno.
Adam Yates (Mitchelton-Scott) ha mantenuto la maglia gialla.
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Tour de France-2020: la Settima tappa
Il portacolori della Jumbo Visma trionfa in una tappa ad altissima intensità, scossa dal forcing della Bora hansgrohe fin dalle primissime fasi di corsa.
Nello sprint finale il tre volte iridato del ciclocross ha superato Edvald Boasson Hagen (NTT Pro Cycling) e Bryan Coquard (B/&B Vital Concept).
Tra i pochi uomini veloci riusciti a restare davanti in un gruppo decimato dai compagni di Peter Sagan, poi rimasto tagliato fuori dallo sprint.
In Maglia Gialla resta Adam Yates (Mitchelton-Scott), ma ci sono conseguenze anche in classifica generale visto che un ventaglio nel finale ha visto Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e Mikel Landa (Bahrain-McLaren) perdere oltre un minuto al traguardo.
Tour de France-2020: Sintesi prima parte gara
La tappa parte subito con numerosi scatti e il gruppo che prosegue a strappi, almeno sino al primo GPM di giornata.
In fuga in quel momento ci sono Benoit Cosnefroy (Ag2r La Mondiale) e Michael Schar (CCC) inseguiti da Lilian Calmejane (Total Direct Energie).
Il ritmo tuttavia dietro diventa furioso quando la Bora hansgrohe prende in mano la situazione con tutti i suoi uomini in testa al gruppo, che si sfilaccia e comincia a sgretolarsi rapidamente.
La maggior parte dei velocisti perdono così contatto già nei primi dieci chilometri di corsa, mentre la formazione tedesca continua a spingere a tutta anche dopo lo scollinamento, dove i distacchi sono ancora tutto sommato ridotti.
Il forcing di Peter Sagan e compagni tuttavia non si ferma, trovando nuovo vigore quando parte del secondo gruppo riesce a rientrare, mentre rimangono ancora fuori Sam Bennett (Deceuninck-QuickStep) e Niccolò Bonifazio (Total Direct Energie), con buona parte degli altri sprinter ancora più dietro.
Vista la riuscita della propria azione, la formazione tedesca insiste con grande determinazione, non solo fino al traguardo volante dove lo slovacco diventa nuova maglia verde virtuale, ma anche nella lunga salita successiva, dove gli inseguitori ormai son costretti ad abdicare visti i distacchi ormai sempre più importanti.
In vista del GPM ad accelerare è Thomas De Gendt (Lotto Soudal), che passa con una manciata di metri su un gruppo in cui anche la B&B –Vital Concept comincia a dare il suo contributo in favore del proprio leader Bryan Coquard.
Tour de France-2020: Seconda parte gara
Il gruppo, sempre guidato dalla Bora, tiene sotto controllo il tentativo del belga, il cui vantaggio non supera mai il minuto.
Appena dopo Castres la Ineos Grenadiers prende la situazione in mano e aumenta il ritmo.
Infatti, a poco più di 35 km dall’arrivo viene ripreso De Gendt. La formazione britannica accelera ulteriormente, complice il supporto di un incisivo Julian Alaphilippe (Deceuninck-QuickStep) il gruppo si allunga fino a spezzarsi nel vento.
Numerosi corridori rimangono così attardati, fra questi anche Mikel Landa (Baharain-McLaren), Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), Richie Porte e Bauke Mollema (Trek-Segafredo
Compresa la situazione, altre squadre cominciano a collaborare in maniera fattiva per impedire che i corridori rimasti tagliati fuori possano rientrare.
Aiutati dai pochi gregari disponibili, fra i quali ancora un ottimo Wout Van Aert (Jumbo-Visma) che si fa spesso vedere davanti assieme a Stefan Kung (Groupama-FDJ) gli uomini di classifica spingono al massimo per dilatare il divario che si attesta intorno al minuto.
Sono così appena una quarantina i corridori del primo gruppo che, ovviamente, cercano di andare a tutta per distanziare i rivali in classifica generale.
Si arriva quindi ad una confusa volata finale, praticamente senza gregari che possano aiutare i propri leader.
Tra contatti, sbandate e rallentamenti, la volata parte molto lunga e a spuntarla è nuovamente Wout Van Aert, che regola nettamente il gruppetto dei migliori davanti ad Edvald Boasson Hagen (NTT Pro Cycling) e Bryan Coquard (B&B VItal – Concept).
Per l’arrivo dei primi ritardatari bisogna aspettare 1’21”, distacco pesante in ottica classifica generale, mentre gli altri due tronconi che avevano perso contatto ad inizio tappa arrivano quasi insieme con un ritardo intorno ai 15 minuti.
Tra questi, oltre ai velocisti, anche Domenico Pozzovivo (NTT Pro Cycling) e Daniel Martinez (EF Pro Cycling).