In quello che è stato il primo grande crocevia della stagione per entrambe le squadre, i biancocelesti si esaltano e portano a casa tre punti che fanno morale. L’Inter cade nel primo big match stagionale, mentre una Lazio diversa manda un forte messaggio alla Serie A.
Lazio più matura rispetto all’anno scorso?
Rispetto all’anno scorso la squadra gioca in maniera più brillante. Si sa, per vedere il lavoro di Sarri solitamente bisogna aspettare almeno una stagione, come era successo nello splendido triennio con il Napoli. La gara con il Bologna aveva dato dimostrazione di una squadra capace di reagire con carattere alle situazioni complicate. Nel match contro i nerazzurri si è vista una Lazio convincente sul piano del gioco, ma anche forte mentalmente, capace di reggere la pressione anche dopo il pareggio provvisorio di Lautaro Martinez. Bisogna sottolineare anche un altro fattore: la panchina. Fuori Vecino, dentro Luis Alberto, via Felipe Anderson e spazio a Pedro. Tutti e due decisivi a gara in corso, a conferma di come la Lazio sia cresciuta anche nella qualità delle alternative agli undici in campo.
La Lazio diversa e più sarriana manda un messaggio
E quindi i biancocelesti mandano un messaggio forte alle altre della nostra benamata Serie A: L’Aquila c’è e punta in alto. Questo è il monito della truppa bianconceleste. Magari non per lo scudetto, ma non è da escludere una Lazio coinvolta nella lotta per un piazzamento nella prossima UEFA Champions League. Rispetto alla stagione scorsa, che era a tutti gli effetti un anno zero dopo il quinquennio di livello con Simone Inzaghi, c’è ottimismo. La squadra risponde ai dettami di Maurizio Sarri, gioca come vorrebbe il tecnico e ha una rosa più ampia. Quindi occhio alla Lazio, dalle parti di Formello qualcuno ci crede in questa Lazio più matura.