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Compleanno da dimenticare per Bolt: è positivo al Coronavirus

Secondo la stampa giamaicana la leggenda dell’atletica, Usain Bolt, sarebbe risultato al Coronavirus. Il primatista mondiale e campione olimpico ritiratosi nel 2017, si è contagiato alcuni giorni dopo la festa per il suo 34esimo compleanno durante la quale gli invitati non avrebbero rispettato le distanze minime sociali ne’ indossato le mascherine.

La notizia, anche se ufficiosa, è stata divulgata da Nationwide X Fm, una delle più importanti radio giamaicane che conferma l’isolamento e il periodo di quarantena al quale il campione dovra’ sottoporsi. Non si conoscono ancora le sue reali condizioni di salute, né se sia asintomatico o meno. Da quanto si apprende, all’evento hanno partecipato anche alcuni atleti professionisti come Leon Bailey, ex calciatore giamaicano del Bayern, e Raheem Sterling, attuale attaccante del Manchester City.

Usain Bolt, il fulmine giamaicano tra medaglie e record

L’ annuncio per la festa di compleanno di Usain Bolt aveva suscitato diverse polemiche in Giamaica dove il numero dei contagi è tornato a salire. I video della festa e le testimonianze dei presenti sembrano avvolorare le polemiche per la mancanza di protezioni richieste dalle autorità sanitarie.

Soprannominato Lightnining Bolt, ha vinto otto medaglie d’oro olimpiche e 11 mondiali, oltre ad essere l’unico atleta nella storia af aver vinto la medaglia d’oro nei 100m e nei 200 in tre edizioni consecutive dei Giochi(Pechino 2008, Londra 2012, Rio de Janeiro 2016), oltre che in tre diverse edizioni dei campionati mondiali(Berlino 2009, Mosca 2013 e Pechino 2015). È inoltre il detentore dei record mondiali dei 200 metri piani delle categorie under 20 e under 18, rispettivamente con 19″ 93, 20″ 13.

Gli ex detentori del record mondiale dei 200 m Pietro Mennea e Micheal Johnson lo hanno definito come il più grande velocista di tutti i tempi.