Toto Wolff invoca l’indycar contro i piloti che costringono ad intervenire le bandiere rosse perché causano incidenti come quello di Leclerc. Wolff vorrebbe eliminare i due migliori tempi perché così i piloti non sarebbero costretti a fughe improvvise per arrivare nei primi posti nella griglia di partenza. Ma i suoi piloti Hamilton e Bottas sono contrari a questa idea e anche Verstappen ha detto di essere contrario a questa soluzione.
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Wolff e l’indycar: la F1 vuole seguire quella Americana?
Che bisogno c’è di copiare l’Indycar? In America quando un pilota provoca una bandiera rossa si vede cancellare i due migliori tempi della sessione in cui c’è stato l’incidente. Se questa regola fosse stata valida in F1 Charles Leclerc non sarebbe scattato dalla pole position del GP di Monaco ma dalla quinta fila vale a dire dal decimo posto dello schieramento. Ma questa punizione dovrebbe essere riservata a chi volontariamente causa un incidente per impedire agli avversari di migliorare la prestazione conseguita da chi va a sbattere. Ma non è il caso di Leclerc che ha commesso solo un errore, e allora che fine faranno i piloti distratti? Saranno tutti puniti duramente? si spera che non venga attuata questa regola.
Leclerc: un errore di distrazione
Ma è parso chiaro a tutti che il monegasco non ha cercato le barriere per difendere la sua posizione al palo in Q3 quanto è stato autore di un errore alla chicane della Piscina che poteva costargli molto caro. I tecnici della Ferrari hanno trascorso delle ore ieri sera per scongiurare la sostituzione della trasmissione: il regolamento infatti impone che il cambio debba durare sei GP prima di essere rimpiazzato altrimenti si pagano cinque posizioni sullo schieramento di partenza.
I piloti Mercedes si sono dichiarati contrari all’idea di adottare la norma dell’Indycar, mentre Toto Wolff Team Principal della Stella sarebbe del tutto a favore. “Non sapevo che quella fosse la regola negli Stati Uniti, ma penso che sia una norma intelligente che eviterebbe confusione. Non credo che Charles abbia messo volontariamente la Ferrari nel muro, perché la posta in gioco era troppo alta ma con la regola USA ci sarebbe un piccolo incentivo per evitare ogni forma di polemica che inevitabilmente si scatena”.
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